Le vendite di auto ecologiche sono in costante crescita in Europa. Crescono gli attacchi informatici nell’Ue. La Polonia blinda il confine con la Bielorussia
In aumento le auto ecologiche in Europa
Secondo le proiezioni dell’istituto britannico Jato Dynamics, le vendite di auto ecologiche sono in costante crescita in Europa. Nel 2020 i veicoli 100% elettrici hanno rappresentato il 10,5% delle auto di nuova immatricolazione nell’Ue. Nei primi mesi del 2021 i veicoli a basse emissioni hanno registrato risultati record, con immatricolazioni che hanno rappresentato il 15% del mercato totale. A tirare le vendite sono soprattutto quattro Paesi, che rappresentano il 73% delle vendite totali: la Svezia con il 32,2% delle immatricolazioni, i Paesi Bassi con il 25%, la Finlandia con il 18,1% e la Danimarca con il 16,4%. Secondo l’Associazione europea dei costruttori automobilistici, a frenare gli acquisti in diversi Paesi sono i costi elevati delle auto. Mentre il prezzo dei veicoli elettrici in Cina è diminuito significativamente di quasi la metà (47%) dal 2011, i cittadini europei nello stesso periodo hanno assistito a un aumento dei prezzi di circa il 28%.
Voto: 8 ai Cinesi, che hanno dimezzato i prezzi delle auto elettriche.
Crescono gli attacchi informatici nell’Unione Europea
Gli attacchi informatici e la criminalità online stanno aumentando in tutta Europa, sia in termini di quantità sia di sofisticazione. Tra il gennaio 2019 e l’aprile 2020 l’agenzia per la cybersicurezza europea (Enisa) ha segnalato la diffusione di 230mila malware, mentre Europol ha lanciato l’allarme sul crescente numero di attacchi ransomware a grandi aziende o istituzioni pubbliche. Prima dell’attacco di agosto alla Regione Lazio, era stato già colpito il servizio sanitario irlandese, la pubblica amministrazione belga, la European Banking Authority e anche la stessa Commissione Ue. Bruxelles ha presentato la sua strategia per la cybersicurezza come componente della transizione digitale europea e della strategia per la sicurezza. Le nuove iniziative comprendono fra l’altro un cyberscudo europeo composto da centri operativi di sicurezza, un’unità congiunta per il cyberspazio che riunisce tutte le comunità operanti nel settore e una cooperazione rafforzata nell’ambito della cyberdifesa.
Voto: 7 all’Europa, che si carica sulle spalle la nostra cybersicurezza.
La Polonia blinda il confine
Il Governo polacco ha annunciato l’intenzione di costruire un muro al confine con la Bielorussia per fermare l’entrata dei migranti. Si tratta di una recinzione di filo spinato alta due metri e mezzo in tutto “simile a quella costruita dall’Ungheria al confine con la Serbia”, ha spiegato il Ministro della Difesa Mariusz Blaszczak, che si dispiegherà lungo 130 chilometri di confine, circa un terzo del totale. I Governi di Polonia, Lettonia e Lituania accusano da mesi il Governo di Minsk di avere agevolato un flusso di migranti come ritorsione per le sanzioni imposte contro il regime di Alexander Lukashenko. Secondo alcune stime, negli ultimi mesi i migranti ad avere superato il confine sarebbero stati più di 4mila. La maggior parte di questi proviene dall’Iraq e dalla Siria, ma anche dall’Afghanistan. Secondo gli attivisti polacchi, la Guardia di frontiera sta violando la legge sui diritti dei profughi, non permettendo ai richiedenti asilo di chiedere la protezione internazionale.
Voto: 3 al Governo polacco. I muri non risolvono alcun problema.
Questo articolo è pubblicato anche sul numero di settembre/ottobre di eastwest.
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Le vendite di auto ecologiche sono in costante crescita in Europa. Crescono gli attacchi informatici nell’Ue. La Polonia blinda il confine con la Bielorussia