A cosa servono i remix? Perché affidare le proprie canzoni, già edite, a qualche altro artista perché le rimaneggi, spesso con una declinazione in qualche modo elettronica? A volte, sarebbe la prima, ovvia, risposta, ne escono fuori cose molto belle. Molte altre volte meno, è vero. Però c’è un’altra motivazione valida, e ciò di cui parliamo ne è una buona dimostrazione. Può servire ad allungare la vita a un disco, a permettere a più persone di scoprirlo, di conoscerlo.
A volte ci sono persone che percorrono le strade in senso contrario, alla ricerca di qualcosa di diverso, o magari delle proprie radici. Questo è ad esempio il caso di una cantante, che si chiama Somi, abbreviazione di Laura Kabasomi Kakoma. Questa ragazza è infatti nata negli Stati Uniti, in Illinois in particolare. I suoi genitori sono invece africani, immigrati in America dal Rwanda e dall’Uganda. Lungo quella strada nella maggior parte dei casi affrontata in un unico senso.
È un manga quello di Shigeru Mizuki, l’artista giapponese che attraverso questo libro ripercorre su carta la Campagna di Nuova Guinea del Giappone durante la Seconda guerra mondiale, da lui personalmente vissuta e documentata.
Un progetto crowd sourcing del governo inglese riporta in vita gli “eroi comuni” della Grande guerra. A quella “festa” c’erano tutti. Paul Klee, importante esponente dell’Espressionismo, del Cubismo e del Surrealismo, nonché del movimento Bauhaus, dipingeva la livrea mimetica sulle fusoliere dei caccia tedeschi; Maurice Ravel, compositore del Bolero, suonava il clacson del suo camion sulle sterrate nei pressi di Verdun e Basil Rathbone, lo Sherlock Holmes cinematografico, si aggirava per le linee nemiche travestito da cespuglio, liberando ostaggi e carpendo segreti militari.
Bottini, tesori e il nostro patrimonio artistico. Molti film di guerra narrano le drammatiche gesta di un manipolo di soldati, ideali rappresentanti delle esperienze di guerra di eserciti e popoli. I film che parlano invece degli aspetti più strategici e astratti della guerra si contano sulle dita di una mano – un famoso esempio è il film biografico Premio Oscar Patton, diretto da Franklin J. Schaffner e co-sceneggiato da un giovane Francis Ford Coppola – perché agli spettatori piace potersi identificare con i personaggi.
Qual è il sentiment della rete rispetto all’Unione Europea e ai suoi sviluppi? Voices from the Blogs ha monitorato per East quasi 3 milioni di post pubblicati in 12 paesi europei (Italia, Spagna, Francia, Germania, Austria, Irlanda, Gran Bretagna, Danimarca, Polonia, Romania, Ungheria e Croazia) che discutevano di Europa e delle prossime elezioni europee.
Quando questo libro fu pubblicato per la prima volta nel 1947, l’autore ci tenne particolarmente a riportarvi la dicitura “di Robert Capa, con foto dell’autore”.