Delusi dall’Europa, Serbia, Bosnia, Erzegovina e Montenegro sono stati conquistati dalla propaganda e dagli investimenti russi, che si sono presentati come alternative concrete all’inconcludenza dell’Unione
La popolazione è indifferente al rischio secessione. Il 46,8% dei giovani ha il progetto di emigrare. Gli Usa impongono sanzioni, la Russia sostiene Dodik e la Ue deve ancora prendere una posizione
Dopo l’annuncio della Serbia di ritirarsi dall’esercito federale e di dotarsi di un organo giudiziario e di un sistema di amministrazione fiscale propri, l’Ue risponde sostenendo le forze armate unificate
A nove anni dalla fine della guerra, la Bosnia-Erzegovina sta lentamente superando, anche grazie al sostegno della comunità internazionale, divisioni e tensioni. Una forte spinta alla riunificazione e al rafforzamento degli organi centrali sta venendo dal settore privato. E specialmente da quello bancario che, anche grazie all’arrivo di grandi gruppi internazionali, sta decollando rapidamente. Come dimostra anche l’ultima operazione tra Zagrebacka banka (Mostar) e Universal banka (Sarajevo).