Il nuovo numero di EAST Global Geopolitics è in edicola dal 1 marzo.
Prigionieri del destino, come scrive il direttore editoriale James Hansen introducendo i temi di geopolitica affrontati in questo numero.
Il destino insulare spiega in parte il paradosso inglese fuori dall’Europa fuori dal mondo, come ancora tangibile appare la storica diffidenza dell’Europa verso la Turchia, i cui cittadini hanno ancora bisogno di visto per viaggiare all’interno della UE.
La Germania è ancora tormentata dal crollo del marco durante la Repubblica di Weimar, un episodio di 90 anni fa.
La Francia non riesce a dimenticare il suo impero africano come l’Iran non sembra ancora essersi messo alle spalle l’impero persiano.
Guardando al futuro.
La ripresa è iniziata ma non cantiamo vittoria, avvisa Sir Chakrabarti (Banca Europea per la ricostruzione e lo sviluppo), intervistato da EAST.
La Turchia ha ridato la parola ai curdi legalizzando tre pericolose lettere dell’alfabeto – q, w, x – mentre all’orizzonte dei delfini si profilano i combattimenti con i droni assassini.
Gli indiani sbarcano su Marte mentre i loro vicini pachistani sbancano in Borsa.
Più futurista di tutti il Giappone: da una parte pensa di riscaldarsi con il ghiaccio di fuoco dal fondo marino, dall’altra esplora le pericolose astinenze di una vita senza il sesso.
I giapponesi non si riproducono più….che sia colpa di PowerPoint? (che ne ha di colpe)…
Senza voler alimentare i pregiudizi, Lord Chesterfield ci ricorda che per le persone perbene c’è poco da ridere.