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Si riapre il fronte coreano. A rischio la stabilità in Asia orientale


La Corea del Nord torna a testare nuovi missili alla vigilia della stagione elettorale in Giappone e in Corea del Sud. Preoccupati i vicini asiatici

Il dossier Corea del Nord torna sul tavolo di Washington, Pechino, Tokyo e ovviamente Seul. Lo fa all’improvviso, dopo che quasi i rispettivi Governi speravano che l’attesa recrudescenza post elezioni americane non avvenisse più. E invece Pyongyang ha atteso un momento particolarmente delicato per gli equilibri dell’Asia orientale per tornare a effettuare test balistici, a poche settimane dalla scelta del nuovo leader del Partito liberaldemocratico in Giappone (con a seguire in programma le elezioni generali) e a pochi mesi dalle cruciali elezioni presidenziali in Corea del Sud.

Il nuovo test balistico

Nella giornata di lunedì 13 settembre è stato infatti reso noto che, durante il fine settimana, il regime di Kim Jong-un ha testato un nuovo tipo di missile da crociera a lungo raggio, a pochi giorni di distanza dalla parata notturna con la quale si era celebrato il 73esimo anniversario della fondazione del Paese. Secondo quanto ha riportato l’agenzia di stampa di Stato della Corea del Nord, la Kcna, i missili hanno viaggiato per poco più di due ore, 7.580 secondi, sopra le acque territoriali, prima di colpire il bersaglio in mare aperto a una distanza di 1500 chilometri.

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