In Corea del Sud i fattorini muoiono per sfinimento
Shenzhen lotta contro la plastica, a Pechino si è tenuto il Plenum del Pcc, crescono le ostilità tra Cina e Taiwan, i corrieri in Corea del Sud muoiono per eccesso di fatica
Shenzhen lotta contro la plastica, a Pechino si è tenuto il Plenum del Pcc, crescono le ostilità tra Cina e Taiwan, i corrieri in Corea del Sud muoiono per eccesso di fatica
Cina: qualche novità dal Plenum del Pcc
Si è tenuto a Pechino il Plenum del Partito comunista, l’appuntamento della durata di quattro giorni nel corso del quale il Comitato Centrale del Partito, e il suo Segretario Generale, Xi Jinping, si incontrano per determinare la direzione da dare alla politica del Paese. È anche l’occasione per cercare il più possibile di scrutare all’interno di un sistema decisionale opaco e capire quale vento tiri nelle alte sfere pechinesi. Spicca che non sia ancora assurto a stato di “pensiero” quanto detto finora da Xi Jinping, il che fa pensare che questa consacrazione estrema del capo di Stato avverrà forse il prossimo anno – ma il Presidente cinese è incontestato ed esce incolume da dieci mesi di pandemia. Il Plenum ha molto insistito sull’“indipendenza tecnologica e autosufficienza per lo sviluppo nazionale” – probabilmente un segnale di quanto la Cina si aspetti che le tensioni con gli Stati Uniti non tramonteranno dopo le elezioni Usa. Xi ha ribadito l’intenzione di rafforzare l’Esercito Popolare di Liberazione di qui al 2027 – centenario dell’esercito, il che sembra dunque confermare che Xi resterà al potere per almeno un mandato supplementare. Dal punto di vista economico, la Cina vuole continuare a crescere, e per farlo si affiderà maggiormente a quella che ha chiamato la “circolazione interna” – ovvero, la domanda interna, ma il documento uscito dal plenum menziona anche una crescita green e a basso consumo di carbone. Se non serve dunque aspettarsi nulla di maggiormente specifico, il plenum consente però di fissare alcuni punti a cui prestare attenzione: quello potenzialmente più inquietante è l’aver fissato come nuova scadenza strategica per lo sviluppo economico il 2035: che Xi voglia restare al potere altri 15 anni? Nel ‘35, il Presidente cinese avrebbe 82 anni.
Voto: 5 alle ambizioni eterne di Xi, 7 alle programmazioni di green economy, che aiuteranno a salvare il pianeta
Shenzhen città pilota contro la plastica
A Shenzhen, a partire dallo scorso 15 settembre, le catene di fast-food e i ristoranti da asporto hanno smesso di fornire ai clienti forchette, bicchieri e piatti di plastica o bastoncini di legno monouso. Lo scopo è quello di persuadere i clienti a portarsi da casa suppellettili riutilizzabili, disincentivando l’utilizzo di quelle gettabili facendole pagare direttamente ai consumatori: l’esperimento ha avuto qualche intoppo iniziale, quando i consumatori si lamentavano di non essersi preparati all’evenienza e di non voler pagare per quello che era distribuito gratuitamente fino al giorno prima. Ma dopo le prime settimane gli avventori sembrano essersi abituati controvoglia al nuovo regime. La Cina produce il 29% della plastica del mondo (statistiche del 2018) ed è uno fra i principali consumatori, con circa due terzi della plastica utilizzata in Cina che non viene riciclata, ma gettata nelle discariche del Paese.
Voto: 8 al dietrofront sulla plastica
Aumentano le incursioni cinesi in cielo taiwanese
Le relazioni fra Pechino e Taipei hanno continuato a essere caratterizzate dalla costante ostilità cinese nei confronti dell’isola auto-governata e in uno stato di indipendenza di fatto, per quanto non riconosciuta dalla maggior parte delle nazioni (pena la furia cinese). Ma mentre la popolarità di Taiwancomincia a essere in visibile rialzo, sia per l’insofferenza internazionale verso una Cina maggiormente bellicosa, sia per l’abilità con cui Taiwan ha saputo affrontare la pandemia, la Cina ha deciso di mostrare i muscoli, aumentando il numero di incursioni aeree in cielo taiwanese. Finora, entrambi i lati avevano rispettato una linea mediana immaginaria fra le due sponde, ma dall’inizio dell’estate, secondo quanto detto dal Ministro degli affari esteri taiwanese Joseph Wu, ci sono state decine di incursioni nello spazio aereo dal lato taiwanese della linea mediana. Le prime incursioni, dopo diversi anni tranquilli, si sono avute l’anno scorso, ma queste sono aumentate in modo esponenziale negli ultimi mesi. La volontà cinese di provocare tensioni è stata confermata da un portavoce del Ministero degli Affari esteri cinesi che ha negato l’esistenza della linea mediana stessa, ricordando che “Taiwan è parte della Cina, e non ci sono dunque incursioni possibili”. Tsai Ing-wen, Presidente taiwanese al secondo mandato, ha ringraziato i soldati di Taiwan per aver intercettato le incursioni cinesi, e sta procedendo all’acquisto di 62 miliardi di dollari Usa di jet da combattimento F-16.
Voto: 3 all’imperialismo cinese. Una vera è propria ossessione quella di Pechino verso l’isola
In Corea del Sud i corrieri muoiono per sfinimento
Da quando è iniziata la pandemia, il mondo intero ha fatto uso delle consegne a domicilio per ovviare all’impossibilità di fare acquisti diretti. In Corea del Sud, dove la gestione dell’epidemia è stata esemplare, con un numero contenuto di casi e di decessi (26,807 casi totali al 3 novembre, e 472 decessi) il lavoro dei fattorini è aumentato al punto tale che almeno 14 di loro sono morti per sfinimento. Il termine coreano è kwarosa, e significa appunto morte per eccesso di fatica. Il Ministero della Salute è intervenuto alla fine di ottobre, dopo uno sciopero dei fattorini alla Lotte Logistics, per chiedere alle principali aziende che gestiscono i corrieri e le consegne a domicilio di sottoporre i loro impiegati a meno ore di straordinario. I direttori della CJ Logistics, la Coupang e la Hanjin Transportation hanno fatto scuse pubbliche per i casi di morte da kwarosa, ma l’intensificarsi delle richieste per consegne a domicilio con l’inasprirsi dell’inverno e con nuove impennate di contagi stringono i tempi per ammorbidire pratiche di lavoro insostenibili.
Voto: 8 alla Corea per la digestione della pandemia ma 4 alle società di consegna a domicilio. Un altro effetto letale indiretto del virus
Questo articolo è pubblicato anche sul numero di novembre/dicembre di eastwest.
Si è tenuto a Pechino il Plenum del Partito comunista, l’appuntamento della durata di quattro giorni nel corso del quale il Comitato Centrale del Partito, e il suo Segretario Generale, Xi Jinping, si incontrano per determinare la direzione da dare alla politica del Paese. È anche l’occasione per cercare il più possibile di scrutare all’interno di un sistema decisionale opaco e capire quale vento tiri nelle alte sfere pechinesi. Spicca che non sia ancora assurto a stato di “pensiero” quanto detto finora da Xi Jinping, il che fa pensare che questa consacrazione estrema del capo di Stato avverrà forse il prossimo anno – ma il Presidente cinese è incontestato ed esce incolume da dieci mesi di pandemia. Il Plenum ha molto insistito sull’“indipendenza tecnologica e autosufficienza per lo sviluppo nazionale” – probabilmente un segnale di quanto la Cina si aspetti che le tensioni con gli Stati Uniti non tramonteranno dopo le elezioni Usa. Xi ha ribadito l’intenzione di rafforzare l’Esercito Popolare di Liberazione di qui al 2027 – centenario dell’esercito, il che sembra dunque confermare che Xi resterà al potere per almeno un mandato supplementare. Dal punto di vista economico, la Cina vuole continuare a crescere, e per farlo si affiderà maggiormente a quella che ha chiamato la “circolazione interna” – ovvero, la domanda interna, ma il documento uscito dal plenum menziona anche una crescita green e a basso consumo di carbone. Se non serve dunque aspettarsi nulla di maggiormente specifico, il plenum consente però di fissare alcuni punti a cui prestare attenzione: quello potenzialmente più inquietante è l’aver fissato come nuova scadenza strategica per lo sviluppo economico il 2035: che Xi voglia restare al potere altri 15 anni? Nel ‘35, il Presidente cinese avrebbe 82 anni.
Questo contenuto è riservato agli abbonati
Abbonati per un anno a tutti i contenuti
del sito e all'edizione cartacea + digitale della rivista di
geopolitica