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Corea del Sud, il coronavirus non ferma le elezioni


Il coronavirus non rimanda il voto in Corea del Sud per il rinnovo dei membri dell'Assemblea Nazionale. Intanto, crescono le tensioni con Trump sulla difesa

Negli Stati Uniti l’emergenza coronavirus ha completamente stravolto il calendario elettorale: a eccezione del Wisconsin, dove si è votato nei giorni scorsi, gli altri Stati americani hanno scelto di posticipare le primarie. In Corea del Sud invece – un Paese che è stato molto lodato per come ha saputo gestire l’epidemia – la situazione sembra essere molto più tranquilla.

Il Governo sudcoreano ha non solo deciso di non rimandare le elezioni parlamentari per il rinnovo dei 300 membri dell’Assemblea Nazionale, previste per il 15 aprile. Ha anche permesso ai cittadini di votare in anticipo, ieri e venerdì, dopo aver predisposto tutta una serie di misure di protezione: controlli della temperatura, seggi separati per i possibili contagiati, disinfestazioni, forniture di guanti. Come ha sintetizzato bene il New York Times, il Governo “sta cercando di comunicare ai 44 milioni di elettori che è sicuro uscire di casa per recarsi ai seggi”.

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