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Coronavirus, Italia: pronti a ripartire con la fase 2


Coronavirus: l'Italia è pronta a ripartire. Le "fasi 2" sono la nostra specialità, abbiamo le risorse per riprenderci e cambiare in meglio

Ce la farà l’Italia a risollevarsi dal secondo contagio causato dal coronavirus, quello economico, non meno devastante in fondo? I numeri offerti dal Fondo monetario internazionale sono impietosi. Se il Pil mondiale perderà nel 2020 il 3%, l’Italia registrerà il 9,1% in meno, il peggior dato europeo dopo la Grecia. Una crisi senza precedenti, come una guerra, come la Grande Depressione del 1930 (che generò il conflitto mondiale). Il crollo dei consumi e dei fatturati delle imprese è agghiacciante, 9 milioni di lavoratori sono “tra color che son sospesi” in attesa della riapertura delle attività e si prevede che due milioni hanno già perso, almeno nell’immediato, la loro occupazione.

Ma crisi è anche sinonimo di ripresa. In un momento come questo può sembrare quasi un’impudicizia essere ottimisti, eppure l’Italia dispone di tutte le qualità e di tutte le risorse interne per riprendersi. Gli economisti sono concordi nel sostenere che la manifattura, la seconda più forte d’Europa, si riprenderà molto velocemente. In fondo si sono solo spenti i motori e non si tratta che di riaccenderli. Molte imprese del nord Europa, a cominciare dalla Germania, attendono i fornitori per la componentistica.

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