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Speciale coronavirus dai Paesi scandinavi


Coronavirus, Svezia, Norvegia e Danimarca: la gestione dell'emergenza nei tre maggiori Paesi scandinavi. Video-intervista con Gabriele Catania, saggista e analista politico esperto dei Paesi nordici

 

I Governi dei tre Paesi, confinanti e culturalmente molto affini, hanno avuto reazioni molto diverse all’attuale emergenza provocata dal Covid-19.

La Svezia ha scelto di sensibilizzare l’opinione pubblica e facendo affidamento sul senso di responsabilità ai cittadini, ai quali ha impartito generali regole di comportamento, non ha imposto un lockdown né chiuso le frontiere. Il capo infettivologo di Stato e il Governo hanno valutato che questa è la via di minor impatto sociale ed economico. I casi di contagio sono al momento circa 4400 e le vittime circa 180. Il primo caso si è registrato a fine gennaio.

La Norvegia e la Danimarca hanno invece adottato le misure di contenimento sociale più severe. In Norvegia i casi sono 4651 e le vittime 39, in Danimarca i casi sono 2860 e 90 morti. Il modello che sembra funzionare meglio è quello adottato dalla Norvegia che, in aggiunta alla chiusura, ha fatto tamponi di massa.

Incide evidentemente anche la diversa qualità dei sistemi sanitari che è comunque di alto livello nei tre Paesi, specialmente nelle capitali, dove si concentra il maggior numero di casi. Nel nord dei tre Paesi invece le condizioni sanitarie sono molto più scadenti, mancano infrastrutture sanitarie e il personale. Per fortuna, al momento, queste zone registrano pochi casi e comunque tendono a proteggersi con chiusure al movimento delle persone, anche andando contro le indicazioni dei Governi, come per esempio in Svezia.

Le conseguenze negative sul piano economico sono al momento legate al settore del turismo – sono ferme le varie località sciistiche – e al calo del prezzo dell’export dell’energia.

Gli effetti sulla politica

Si osservano anche effetti politici. In Norvegia e Danimarca l’opinione pubblica si è compattata a favore dei Governi (centro-sinistra in Danimarca e centro-destra in Norvegia). In Svezia, si attende di vedere gli esiti della scelta fatta dal Governo e in parte ci si domanda come mai, solo la Svezia, a differenza degli Stati vicini abbia scelto questo percorso. Il successo, o meno, della scelta fatta determinerà probabilmente la tenuta del Governo del socialdemocratico Stefan Lövfen.

In tutti e tre i Paesi le opposizioni e in modo particolare quelle di estrema destra hanno perso molto terreno, essendo venuto a mancare l’alimento principale del loro discorso politico, il tema dei migranti, del tutto oscurato dal tema della pandemia.

Guarda l’intervista sull'Africa

Guarda l’intervista sull’Iran.

 

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