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Covid, Ue: una crisi da non sprecare


Secondo Monnet, “L’Europa si farà attraverso le crisi”. Con la pandemia da Covid, l'Ue ha sostenuto i suoi Paesi con un piano di rilancio senza precedenti, da non sprecare

Nella primavera del 2020 la gestione sanitaria della pandemia è stata accompagnata da uno sforzo titanico dei Governi per mantenere in vita un sistema produttivo artificialmente ibernato dai lockdown. Dopo qualche esitazione iniziale (e con qualche eccezione: si pensi alla Svezia), è stato chiaro abbastanza in fretta per governi e istituzioni internazionali che non si trattava di scegliere tra il salvare le vite o l’economia, ma tra il salvare entrambe o nessuna.

In Europa, la prima linea nel contrasto alla pandemia sono stati i governi dei paesi membri; questo era inevitabile. L’Unione europea è un’unione di Stati sovrani e né la gestione della sanità, né la politica fiscale e di bilancio sono tra gli ambiti per cui le competenze sono di tipo federale. Per la seconda non può essere altrimenti, in ossequio al motto no taxation without representation, le decisioni di spesa e di tassazione non possono che essere prese al livello che è responsabile di fronte agli elettori.

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