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Erdogan punta a Oriente e chiede di entrare nei BRICS


La Turchia ha formalmente espresso il desiderio di entrare a far parte dei Brics+. Se ammessa, diventerebbe il primo paese della NATO, oltre che candidato all’adesione per l’UE, a diventare membro dei BRICS.

A confermarlo è stato Omer Celik, portavoce del partito al governo, Adalet ve Kalkinma Partisi (AKP), che, nonostante non siano ancora stati compiuti passi concreti per l’adesione, ha affermato “un processo è in corso”. La richiesta formale di adesione della Turchia al gruppo sarà infatti discussa al prossimo vertice dei BRICS+ che si terrà a Kazan, capitale della Repubblica di Tatarstan, in Russia, ad ottobre.

Brics+ è l’organizzazione internazionale delle economie emergenti fondata nel 2009, di cui fanno già parte Brasile, Cina, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Etiopia, India, Iran, Russia e Sudafrica. Il blocco dei BRICS si contraddistingue per uno spirito fortemente antioccidentalista e l’adozione di un approccio revisionista nei confronti dell’ordine liberale a guida statunitense, che offre alternative a istituzioni globali come il Fondo Monetario Internazionale e la World Bank percepite come inique e sbilanciate a favore dell’Occidente.

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