I funghi sono un’alimento che ormai conosciamo tutti, ricchi di acqua, ferro, rame, fosforo e zinco, poveri invece di lipidi e carboidrati. Ma quanto li conosciamo davvero?
Forse in molti non sanno che i funghi sono una risorsa fondamentale per il nostro ambiente, poiché rivestono un ruolo importantissimo per il nostro ecosistema infatti sono in grado di decomporre il materiale organico presente nel terreno per renderlo disponibile come nutrimento per le piante verdi. E sappiamo benissimo tutti quanto le piante siano importanti per la nostra sopravvivenza.
La più grande distinzione che possiamo fare riguardo i funghi, in ambito culinario, è classificarli in commestibili e non commestibili. Nel gruppo di quelli commestibili troviamo gli champignon, i prataioli, i porcini, chiodini, finferli, ovuli, spugnole e molti altri. Ma vorrei soffermarmi un attimo sull’altra categoria di funghi, ossia quelli non commestibili che a sua volta può essere suddivisa nuovamente in altre 2 categorie: funghi tossici e mortali.
I funghi tossici sono quelli che, anche dopo cottura, possono provocare danni fisici di diversa entità, a seconda dello stato di salute generale della persona che li ingerisce. In generale comunque, anche dopo ospedalizzazione, si torna ad uno stato di salute pressochè normale. Non sono comunque da sottovalutare perchè potenzialmente potrebbero essere anch’essi mortali a volte.
I funghi mortali invece, portano a morte certa nella maggior parte dei casi. Infatti solo pochissime volte, se presi in tempo e con le cure adeguate, si riesce a sopravvivere al veleno che essi contengono.
L’unico modo certo per distinguere i funghi commestibili da quelli non commestibili, se andate a caccia di funghi nei boschi, è quello di farvi accompagnare sempre da un esperto che li conosca benissimo, onde evitare tragedie, oppure comprarli da un coltivatore di fiducia oppure più semplicemente nei negozi e nei supermercati. In questo modo potrete stare tranquilli di mangiare un prodotto assolutamente sicuro e senza contaminazioni. Già, perchè se un fungo velenoso anche solo sfiorasse un altro fungo non velenoso e lo ingeriste, sareste comunque in pericolo visto l’alta volatilità delle spore che a volte il fungo contiene in esso. Quindi meglio buttare via tutto, se non siete più che certi di cosa state mangiando. I funghi velenosi infatti possono essere anche molto subdoli. Alcune delle specie più pericolose al mondo infatti, hanno un aspetto assolutamente normale e molto simile a quello di alcuni loro “parenti”, provenienti dalla stessa specie ed assolutamente innocui. Prendiamo ad esempio la Amanita phalloides: questo fungo viene anche chiamato “angelo della morte” per il suo aspetto innocuo, molto somigliante as un altro fungo, l”Amanita caesarea, commestibile al cento per cento. Non crediate che dopo cottura i funghi possano diventare magicamente commestibili, da velenosi, perchè così non è. Infatti le specie velenose mantengono le loro proprietà anche dopo cottura, essicazione o congelamento.
Andiamo invece ora a parlare di funghi “famosi”; il fungo Mattake è il fungo più caro del mondo e può addiritttura arrivare a costare circa 750 Euro al kg.
E’ una specie di fungo che appartiene alla famiglia dei porcini e che viene spesso usata non solo in ambito culinario ma anche in ambito medico, in Giappone e Cina soprattutto. Questo fungo si può trovare solo in particolari zone della Terra: Giappone, Stati Uniti, Cina, Finlandia, Svezia, Corea e Canada. Altro fungo paricolare ed abbastanza famoso è il Chlorophos Mycena, il fungo fosforescente. Dotati di spore luminose, regalano uno spettacolo bellissimo alle persone che si avventurano per i boschi nella regione Ugui in Wakayama in Giappone e nel Ribeira Valley Tourist State Park, in Brasile.
@Angelinaincucin
I funghi sono un’alimento che ormai conosciamo tutti, ricchi di acqua, ferro, rame, fosforo e zinco, poveri invece di lipidi e carboidrati. Ma quanto li conosciamo davvero?
Forse in molti non sanno che i funghi sono una risorsa fondamentale per il nostro ambiente, poiché rivestono un ruolo importantissimo per il nostro ecosistema infatti sono in grado di decomporre il materiale organico presente nel terreno per renderlo disponibile come nutrimento per le piante verdi. E sappiamo benissimo tutti quanto le piante siano importanti per la nostra sopravvivenza.