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G8 di Genova, il caso è chiuso


A 20 anni di distanza la Corte europea dei diritti dell'uomo rigetta il ricorso di alcuni poliziotti condannati per i gravissimi fatti del 2001. In pieno accordo con la giustizia italiana

A 20 anni di distanza la Corte europea dei diritti dell’uomo rigetta il ricorso di alcuni poliziotti condannati per i gravissimi fatti del 2001. In pieno accordo con la giustizia italiana

Sono passati 20 anni dal G8 di Genova e dai gravissimi fatti che tennero sospeso per giorni lo stato di diritto in Italia. Su quelle vicende la Corte europea dei diritti dell’uomo (Cedu) ha praticamente detto la parola definitiva, rigettando come “irricevibili” i ricorsi presentati da alcuni poliziotti che erano stati condannati per la famigerata irruzione nella scuola Diaz. Le accuse dei ricorrenti, dicono i giudici di Strasburgo, sono “manifestamente infondate” e il ricorso è “irricevibile”. Nella sostanza la Corte sentenzia che non c’è nulla da aggiungere ai tre gradi di giudizio emessi dalle corti italiane per i gravissimi pestaggi alla Diaz (ma parlare di pestaggio è un eufemismo).

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