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Germania: Lützerath, simbolo della lotta al cambiamento climatico


Scontri tra eco-attivisti e polizia. Al centro della protesta lo sgombero del villaggio di Lützerath per l'espansione di una miniera di lignite. Una sorta di rinuncia tedesca a raggiungere gli obiettivi per contenere il cambiamento climatico

Sono iniziate questa settimana le operazioni di sgombero di Lützerath, un paese del Nordrhein-Westfalen, nella Germania occidentale. Nei prossimi mesi, infatti, il villaggio verrà demolito per lasciare posto all’espansione della miniera di lignite Garzweiler II, che oggi arriva fino al limite del centro abitato. Si tratta di una cava a cielo aperto, dove il carbone viene estratto da oltre un secolo: oggi occupa una superficie di 35 chilometri quadrati, ma la sua dimensione supera i 100 se si contano anche le aree utilizzate in passato.

Con l’espansione della miniera, Lützerath diventerebbe l’ennesimo centro abitato ad essere distrutto per lasciare spazio all’estrazione di lignite: negli anni sono stati circa venti i paesi che hanno subito la stessa sorte. La demolizione potrebbe perciò sembrare un fatto poco significativo, anche alla luce del fatto che Lützerath conta zero abitanti: quelli che vivevano qui se ne sono andati man mano che il destino del villaggio è diventato chiaro. Tuttavia, a loro si sono sostituiti alcune centinaia di attivisti ambientali, che hanno occupato il paese e si stanno opponendo all’espansione di Garzweiler II. La loro azione ha fatto sì che, negli ultimi mesi, la storia di Lützerath sia diventata centrale per la politica tedesca e per la lotta al cambiamento climatico da parte della Germania.

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