La Commissione europea indaga su Google. Il Tribunale di Bruxelles conferma la “colpa grave” di AstraZeneca. L’Ue proroga le sanzioni contro la Russia
La Commissione europea indaga su Google
La Commissione europea ha aperto un’indagine formale su Google, per verificare se il colosso di Mountain View abbia violato le norme dell’Ue in materia di concorrenza, favorendo i propri servizi di inserzione pubblicitaria online, a scapito dei fornitori concorrenti. “Google raccoglie dati da utilizzare per scopi pubblicitari mirati, vende spazi pubblicitari e funge anche da intermediario pubblicitario online… È presente a quasi tutti i livelli della catena di approvvigionamento per la pubblicità online”, ha dichiarato la vice presidente della Commissione europea, Margrethe Vestager, aggiungendo che la Commissione “è preoccupata” per la possibilità che l’azienda americana abbia reso più difficile la competizione coi suoi concorrenti. L’annuncio della nuova indagine, la più grande mai portata avanti su questo tema, arriva dopo che anche l’Antitrust francese ha multato l’azienda americana per 220 milioni di euro per aver abusato della sua posizione dominante proprio nel settore della pubblicità online.
Voto: 8 alla Commissaria Vestager, perché è il ruolo più difficile nella Commissione.
Il Tribunale di Bruxelles conferma la “colpa grave” di AstraZeneca
Il Tribunale di Bruxelles ha dato ragione alla Commissione europea nella disputa contro AstraZeneca, riconoscendo che la società anglo-svedese ha commesso una “colpa grave” non rispettando i propri obblighi contrattuali. Secondo il Tribunale, la società non ha rispettato la clausola del massimo sforzo ragionevole (best reasonable efforts) prevista dal contratto e inoltre ha deliberatamente scelto di non utilizzare l’impianto di produzione nel Regno Unito per rifornire l’Ue. Il giudice ha obbligato AstraZeneca a consegnare 80,2 milioni di dosi entro il 27 settembre. L’Unione europea non ha ottenuto tutto quello aveva chiesto (per esempio il sequestro degli stabilimenti nel Regno Unito per riservarne tutta la produzione all’Ue). La ripartizione delle spese legali (70% AstraZeneca e 30% Ue) mostra come la Ue non abbia riportato una completa vittoria. Le due contendenti si ritroveranno in aula a settembre, per la seconda causa intentata dalla Commissione.
Voto: 9 alla Commissione Ue. È uno scandalo che l’azienda farmaceutica abbia deciso di approvvigionare prima i paesi che hanno pagato meglio, in barba agli accordi contrattuali.
Prorogate sanzioni Ue contro la Russia
Il Consiglio degli Esteri dell’Unione europea ha annunciato la proroga delle sanzioni contro la Russia per “l’annessione illegale della Crimea e di Sebastopoli”. Le misure restrittive riguardano le importazioni a parte della Ue di prodotti originari della Crimea o di Sebastopoli e gli investimenti infrastrutturali e finanziari. Sono soggette a restrizioni anche le esportazioni nei settori dei trasporti, delle telecomunicazioni e dell’energia. La Crimea è stata annessa alla Federazione russa nel 2014, dopo un referendum in cui oltre il 95% dei suoi elettori ha votato per il sì. Nel conflitto armato ci sono state oltre 12.000 vittime. In una nota del Consiglio europeo si legge che Bruxelles è preoccupata per la crescente militarizzazione della penisola e per il mancato rispetto dei diritti umani nelle aree annesse, per i quali ha invitato Mosca al rispetto delle norme internazionali che li tutelano.
Voto: 7 alla Ue, per aver deciso sanzioni mirate e non generiche e indiscriminate come quelle Usa.
Questo articolo è pubblicato anche sul numero di luglio/agosto di eastwest.
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La Commissione europea indaga su Google. Il Tribunale di Bruxelles conferma la “colpa grave” di AstraZeneca. L’Ue proroga le sanzioni contro la Russia