Il caffè è la seconda bevanda più consumata al mondo dopo l’acqua. Incredibile vero?
Sembra che il suo nome derivi dall’arabo qahwa (“eccitante”), per poi trasformarsi al turco “kahve” per poi diventare “caffè” in italiano o “coffee” in inglese. Alcuni sostengono che la parola caffè derivi dalla parola “Caffa”, nome della regione Etiope nella quale la pianta di caffè cresce spontaneamente.
Questa bevanda nasce tostando e macinando i semi di una pianta che fa parte della famiglia delle Rubiaceae, genere Coffea, dai chicchi rossi e abbastanza piccoli. La fioritura di questa pianta va di pari passo a quanto sia piovuto durante il corso dell’anno nelle principali zone equatoriali, maggiori produttrici di caffè: Brasile, Colombia, Costa D’Avorio, Costa Rica, Ecuador, Venezuela, Perù, Messico, Guatemala, Giamaica, Honduras, Ethiopia, Kenya, e molti altri.
Esistono oltre 100 specie di Rubiacee “Coffea” diverse, ma le varietà più diffuse sono l’arabica e la robusta.
Molte sono le leggende legate alla scoperta di questa bevanda: una tra le più diffuse narra di un pastore etiope che, dopo aver notato che alcune delle sue capre erano particolarmente agitate dopo aver mangiato una bacca “strana”, di colore rosso, da un cespuglio. Il pastore provó quindi a pestare le bacche insieme ad un po’ di grasso animale, per produrre una crema che usava mangiare durante i lunghi viaggi e che trovó essere molto rinvigorente. Soltando dopo molti anni, gli arabi provarono a lavorare le bacche ed a bollirle insieme all’acqua, creando così il primo caffè della storia, seppur non ancora preparato come usiamo fare oggi, che chiamarono il “vino d’Arabia”.
Il caffè non ha solo la capacità di tenerci svegli più a lungo, sembrerebbe che abbia anche effetti “curativi”.
Uno studio condotto da un’università svedese, ha dimostrato che bere caffè ridurrebbe il rischio di cancro al seno, almeno per le donne con il gene CYP1A2, che aiuta a metabolizzare estrogeni e caffè. Ma non solo, bere caffè ridurrebbe anche il rischio di cancro alla prostata. Infatti, secondo un altro studio, questa volta dell’Università di Harvard, su un campione di circa 50.000 uomini, bevendo 6 tazze di caffè al giorno, hanno ridotto del 60% la possibilità di ammalarsi.
Non tutti peró possono bere caffè, proprio a causa delle sue virtù eccitanti e questo è uno dei motivi che portó alla realizzazione del caffè decaffeinato. In natura, esiste solo una varietà di caffè decaffeinato, la “charrieriana”, originaria del Camerun, mentre tutto il resto del caffè, viene decaffeinato artificialmente.
Elimare in modo totale la caffeina dal caffè è comunque impossibile, ma considerate che in 5 tazze di caffè decaffeinato, si trova la stessa caffeina di una tazza di caffè normale.
@Angelinaincucin