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Il Giappone dopo le dimissioni di Kishida


A fine settembre, il voto per eleggere il nuovo Premier, corsa alla successione nel partito liberaldemocratico, al governo da decenni. Shinjiro Koizumi, ex Ministro dell’Ambiente, è al momento il candidato più popolare secondo i sondaggi.

Sta per entrare nel vivo la corsa alla successione di Fumio Kishida. A metà agosto, infatti, il premier del Giappone ha annunciato che non si sarebbe candidato per un secondo mandato alla presidenza del Partito liberaldemocratico (Ldp), la forza politica quasi ininterrottamente al potere da decenni. Ciò significa automaticamente che Kishida si dimetterà dal ruolo di capo del governo dopo le elezioni interne del prossimo 27 settembre.

Per lui tre anni complicati, in cui ha rilanciato il ruolo del Giappone sul palcoscenico globale, con un rafforzamento senza precedenti dell’alleanza con gli Stati Uniti e una serie di accordi di sicurezza coi vicini asiatici, compreso il disgelo con la Corea del Sud. Ma sul fronte interno ci sono stati più problemi che successi. Il suo piano di “nuovo capitalismo” che avrebbe dovuto mandare in archivio l’Abenomics non si è mai concretizzato. E Kishida è rimasto schiacciato da un grande scandalo sui finanziamenti ai partiti che lo aveva portato anche a smantellare alcune delle fazioni Ldp. Non è bastato, con la sua popolarità in caduta libera da tempo.

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