spot_img

Il Patto sul Futuro


Due anni fa, Guterres propose agli Stati membri dell'Onu di lavorare a un patto sul futuro; un inutile sognatore, fu la reazione di molti. Nella premessa al Patto, firmato il 22 settembre scorso, i leader riconoscono che i rischi attuali richiedono un cambio di rotta.

“Una canzone, neanche questa, potrà mai cambiar la vita, ma che cos’è che mi fa andare avanti e dire che non è finita”. Così cantava Claudio Baglioni tanti anni fa. E se neanche la canzone di un famoso cantante non può cambiare la vita delle persone, cosa può fare una rivista come “Eastwest”? E sottoscrivere l’ennesimo documento dell’Onu che descrive l’impegno per un futuro migliore mentre infuriano drammatici conflitti può contribuire a cambiare il mondo?

Chi, vent’anni fa, decise di lanciare un periodico dedicato alla politica internazionale in un Paese sempre distratto da qualcosa (pandori e occhiali con telecamere, tanto per fare due esempi recenti) e strutturalmente incapace di alzare lo sguardo al futuro o di orientarlo alle cose importanti, doveva essere decisamente un sognatore. Eppure, quel sogno, visto che ne stiamo celebrando il ventesimo compleanno, aveva un fondamento e anzi si è rivelato premonitore. Basta rileggere qualche numero passato della rivista per trovare spunti, riflessioni e analisi che toccavano, quasi con capacità divinatorie, questioni che sono salite alla ribalta qualche tempo dopo, sorprendendo i soliti “distratti”, compresi tanti addetti ai lavori o decisori pubblici e privati.

Questo contenuto è riservato agli abbonati

Abbonati per un anno a tutti i contenuti del sito e all'edizione cartacea + digitale della rivista di geopolitica

Abbonati ora €35

Abbonati per un anno alla versione digitale della rivista di geopolitica

Abbonati ora €15

ARTICOLI CORRELATI

ONU e Israele: rapporti sempre più difficili

La nuova sfida intergenerazionale

rivista di geopolitica, geopolitica e notizie dal mondo