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Il ritorno di Putin in Corea del Nord


Dopo 24 anni dalla sua ultima visita, il Presidente Putin ha scelto la Corea del Nord come prima tappa di un più ampio programma di viaggio che lo ha portato a visitare anche il Vietnam.

L’obiettivo della missione diplomatica del leader moscovita non è solo quello di consolidare le alleanze ma soprattutto ottenere un sostegno politico-militare alla sua “operazione speciale” in Ucraina. A dire il vero questa prima tappa è stata preceduta da una visita in Siberia Orientale e precisamente nella città di Jacuzia, che ha peraltro ritardato e accorciato la permanenza di Putin in Corea del Nord.

Il motivo della tappa in Siberia appare chiaro se letto attraverso le lenti della guerra che ancora devasta il territorio ucraino. Putin ha infatti visitato una fabbrica di droni ed ha incontrato il capo della Repubblica Autonoma, Aisen Nikolaev, per poi intrattenersi con i cittadini in loco. Questa visita non è stata quindi solo un modo per mantenere e consolidare la presa del leader moscovita sulla remota regione siberiana ma la visita alla fabbrica di droni così come il soffermarsi con i cittadini, mandano un chiaro segnale alla realtà regionale siberiana che contribuisce sensibilmente al sostegno della guerra in Ucraina, soprattutto in termini di uomini. È infatti dalle remote regioni russe come la Siberia che Putin drena la maggior parte delle risorse umane di cui dispone per rimpolpare il fronte di guerra.

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