La maggior parte di voi avrà prima o poi sentito parlare del festival South By Southwest, che si svolge ogni primavera nel Texas, in particolare ad Austin.
Ma per quei due o tre che ancora non sapessero, diciamo che il South By Southwest è diventato ormai il più importante festival musicale del mondo, diviso com’è tra migliaia di concerti e showcase di band sia famosissime che emergenti e conferenze di altissimo livello, sia sul mercato musicale che sulla cultura digitale. Più o meno nello stesso periodo a Tallinn, in Estonia, si svolge invece un altro festival, che per caratteristiche potremmo considerare il South By Southwest dell’Europa dell’est.
Si chiama Tallinn Music Week, esiste dal 2009, e l’edizione di quest’anno si è tenuta solo pochi giorni fa, dal 27 al 29 marzo. Sono diverse le caratteristiche che lo rendono un appuntamento speciale, innanzitutto la capacità di mettere in mostra una selezione attentissima e molto efficace delle produzioni più interessanti di quella regione: quest’anno sono stati più di duecento gli artisti che hanno partecipato al TMW, i cui concerti (così come succede anche ad Austin) letteralmente invadono tutta la città riempiendo teatri, club, bar e cinema con performance di ogni genere.
Ma non ci sono solo concerti: l’altro punto di forza del festival sono appunto le conferenze e i seminari, che per la maggior parte si concentrano sui temi del mercato musicale baltico ed est-europeo, analizzandolo in ogni suo aspetto. Quest’anno non sono mancate però le occasioni per allargare lo sguardo anche su temi più globali: nel momento in cui il Tallinn Music Week ha deciso di ospitare Nadezhda Tolokonnikova e Maria Alyokhina, ovvero due delle Pussy Riot, in un periodo politicamente così complicato e teso nella regione, era chiaro che l’intervento delle due musiciste e attiviste sarebbe stato seguito con straordinaria curiosità, attenzione e anche una grande partecipazione di pubblico.
La caratura politica dell’evento è stata sottolineata dal fatto che subito prima delle Pussy Riot ha parlato il presidente della repubblica estone, Toomas Hendrik Ilves, da sempre appassionato sostenitore del ruolo di artisti e musicisti nell’assicurare libertà e progresso ad un paese (qui potete leggere il testo del suo discorso). Chi invece cercava dalle Pussy Riot dichiarazioni ad effetto non è stato deluso: le due ragazze hanno difeso con intensità le proprie posizioni, definendole assolutamente patriottiche, non anti-russe. Ma contemporaneamente invocando sanzioni pesanti da parte dell’Unione Europea contro il governo di Putin: “l’unica lingua che egli comprende è quella del denaro. E anche il popolo russo ha bisogno di capire che solo protestando contro questo regime potrà ottenere il benessere che desidera”.
Tornando agli aspetti più squisitamente musicali, è il caso di fare ancora qualche numero sulla partecipazione di artisti e band. Il Tallinn Music Week sfrutta infatti la favorevole posizione geopolitica e culturale dell’Estonia, tra Russia, Baltico e paesi nordici, offrendo così l’opportunità di scoprire musiche e musicisti che godono di una ridotta visibilità internazionale. Se è quindi comprensibile che 149 tra le proposte presenti siano estoni, è forse ancora più significativo che ci siano 19 gruppi finlandesi, 12 lettoni, 12 lituani, 7 russi, 4 danesi, 4 bielorussi…a comporre un mosaico davvero intrigante.
Per approfondire la conoscenza con tutti loro non è nemmeno necessario (anche se sarebbe stato più divertente senza dubbio) andare a Tallinn nei giorni del festival: potete invece fare riferimento a questa pagina del sito ufficiale: http://www.tallinnmusicweek.ee/artist_2014.php che vi darà modo di scoprire certamente qualcosa di interessante. Tra i tanti che ho ascoltato personalmente, vorrei segnalarvi i Tenfold Rabbit, quartetto estone che ha già conquistato nel 2012 il premio come disco dell’anno nella categoria Indie/Alternative agli Estonian Music Awards, e che sta pubblicando proprio in questi giorni un nuovo album, anticipato dal singolo “Eyes Wide Shut”. Questi ragazzi sono peraltro passati da poco anche in Italia, per suonare dal vivo le loro canzoni: chissà che qualcuno di voi non abbia avuto la fortuna di ascoltarli, quasi come se foste stati al Tallinn Music Week!
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La maggior parte di voi avrà prima o poi sentito parlare del festival South By Southwest, che si svolge ogni primavera nel Texas, in particolare ad Austin.