India-Pakistan: le tensioni in Kashmir proseguono, con Imran Khan pronto a concedere al Gilgit Baltistan lo status di Provincia. Ora è scontro anche sul riso basmati
India-Pakistan: le tensioni in Kashmir proseguono, con Imran Khan pronto a concedere al Gilgit Baltistan lo status di Provincia. Ora è scontro anche sul riso basmati
Pakistan e India ancora ai ferri corti per l’ampia regione del Kashmir. Stavolta, a far infuriare Nuova Delhi la decisione del Presidente pakistano Imran Khan di concedere al Gilgit Baltistan lo status di Provincia. Questa parte di area kashmira, amministrata da Islamabad e rivendicata dall’India, rappresenta lo slancio geografico verso la Cina, con la quale il Pakistan ha messo in cantiere una serie di progetti legati alla Belt and Road Initiative. Su tutti, il China-Pakistan Economic Corridor.
La dichiarazione di Khan
Con la regione in procinto di andare al voto, in un intervento elettorale nella città di Gilgit, Khan ha affermato che “da tempo viene richiesto dalla popolazione” lo status di Provincia per l’area, abitata da circa 2 milioni di persone. La mossa del Presidente arriva a più di un anno dalla cancellazione dello status speciale per il Jammu e il Kashmir, ormai ex area con poteri gestionali ad hoc, annullati dal Governo nazionalista di Modi.
Allora ci fu la reazione piccata di Islamabad, così come oggi l’India che, tramite il Portavoce del Ministero degli Esteri Shri Anurag Srivastava, fa sapere che “i Territori dell’Unione del Jammu, del Kashmir, del Ladakh e del cosiddetto ‘Gilgit Baltistan’ sono parte integrante dell’India in virtù dell’adesione legale, completa e irrevocabile del Jammu e del Kashmir all’Unione dell’India nel 1947”.
Per il Ministero degli Esteri indiano, come si legge nella nota, il tentativo pakistano è da ricondursi “all’illegale e forzata occupazione” del Gilgit Baltistan, un “camuffamento che non può nascondere le violazioni dei diritti umani, lo sfruttamento e la negazione della libertà per 70 anni alle persone che risiedono nei territori occupati dal Pakistan”.
Il progetto China-Pakistan Economic Corridor
L’India percepisce sempre più l’accerchiamento sino-pakistano. L’ulteriore avvicinamento agli Stati Uniti di Donald Trump — con i quali recentemente Nuova Delhi ha sottoscritto un nuovo accordo militare in ottica anti-Pechino, nel quadro del formato Basic Exchange and Cooperation Agreement — arriva in un momento di forte tensione proprio con la confinante Repubblica Popolare lungo la Line of Actual Control.
E il progetto della Belt and Road Initiative ‘China-Pakistan Economic Corridor’ mette ancora più pressione al Governo indiano, che non sembra trovare una soluzione rispetto allo scontro militare nel confine mai definito. A questo si aggiunge, infatti, il peso dei 60 miliardi in gioco che passano lungo la Karakoram Highway, che collegherà la città cinese di Kashgar al Porto di Gwadar, nel Balochistan (parte della String of Pearls), passando per Rashakai, città che ospiterà zone commerciali, per l’educazione, strutture pubbliche, parchi a tema e aree sportive: sarà ribattezzata Cpec City.
La diatriba del riso basmati
Ma non si ferma qui lo scontro tra India e Pakistan. Ad aggiungersi ai precari rapporti tra i due Paesi, un nuovo contenzioso potenziale sul riso basmati. Questa specifica tipologia viene venuta all’Unione europea da Nuova Delhi e Islamabad, senza l’applicazione di tariffe doganali, con 2/3 del mercato nelle mani degli indiani.
Ora l’India punta ad avere il controllo totale dell’export, avendo chiesto all’Ue di riconoscere il riso basmati indiano con lo status di Indicazione Geografica. Ma negli ultimi anni i produttori indiani hanno faticato a rispettare le richieste di Bruxelles su determinati standard qualitativi, con il conseguente raddoppio della vendita del riso basmati pakistano, passato negli ultimi tre anni da 120mila tonnellate a 300mila.
Pakistan e India ancora ai ferri corti per l’ampia regione del Kashmir. Stavolta, a far infuriare Nuova Delhi la decisione del Presidente pakistano Imran Khan di concedere al Gilgit Baltistan lo status di Provincia. Questa parte di area kashmira, amministrata da Islamabad e rivendicata dall’India, rappresenta lo slancio geografico verso la Cina, con la quale il Pakistan ha messo in cantiere una serie di progetti legati alla Belt and Road Initiative. Su tutti, il China-Pakistan Economic Corridor.
La dichiarazione di Khan
Con la regione in procinto di andare al voto, in un intervento elettorale nella città di Gilgit, Khan ha affermato che “da tempo viene richiesto dalla popolazione” lo status di Provincia per l’area, abitata da circa 2 milioni di persone. La mossa del Presidente arriva a più di un anno dalla cancellazione dello status speciale per il Jammu e il Kashmir, ormai ex area con poteri gestionali ad hoc, annullati dal Governo nazionalista di Modi.
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