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Instagram contro gli Ayatollah


Con 48 milioni di utenti, Instagram è il social più utilizzato nella repubblica islamica, contribuendo per circa un miliardo di dollari all'economia del Paese

Gabriele Manca Gabriele Manca
Si occupa di politica estera, globalizzazione, economia internazionale e nuovi media.

Con 48 milioni di utenti, Instagram è il social più utilizzato nella repubblica islamica, contribuendo per circa un miliardo di dollari all’economia del Paese

La narrazione sul ruolo dei social media nella geopolitica è cambiata nel corso degli anni. Inizialmente, si è parlato di come potessero essere una voce per le comunità dimenticate dai media tradizionali; fu così durante la Primavera Araba e durante i tumulti popolari dopo la crisi finanziaria globale del 2008. Nell’ultimo decennio, però, a questo uso si è affiancata la loro strumentalizzazione per fini geopolitici da parte del potere statale. Potremmo definirli, ormai, come “armi di informazione di massa”: chi li sa usare ha fra le mani uno strumento incredibilmente potente per far sentire la propria voce, indirizzare e influenzare il dibattito pubblico internazionale. Non sorprende, infatti, che il controllo di queste piattaforme sia tra le priorità di tutte le dittature.

Le rivoluzioni passano per Instagram

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