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Intelligenza artificiale: la sfida alla politica


Come l'Intelligenza Artificiale diventa non solo un'arma, ma anche uno strumento nelle mani dei decisori. Cosa guadagnano e cosa rischiano di perdere i governi

Appare difficile, se non addirittura impossibile, arrestare la corsa frenetica dell’Intelligenza Artificiale, come chiesto da Elon Musk, Steve Wozniak e molti altri in una lettera aperta di qualche mese fa. Dallo scorso novembre, mese in cui Open AI ha presentato al mondo la sua creatura Chat GPT, il dibattito circa l’esistenza stessa dell’intelligenza artificiale e gli effetti sulle società e gli individui è cresciuto, in misura pari alla diffusione dei Modelli di linguaggio di grandi dimensioni, Large Language Model (LLM), come si definiscono questi sistemi.

Appare altrettanto difficile fare previsioni, vista la velocità di diffusione; tuttavia, Il fatto che i LLM siano strumenti che producono contenuti e codice informatico colloca chi li possiede in una condizione di vantaggio strategico. Si tratta di piattaforme di sviluppo per innumerevoli applicazioni in molteplici ambiti, dalla scienza all’informazione, dalla medicina alla finanza e ovviamente ai sistemi di difesa e sicurezza. Il fatto che fin d’ora sia possibile creare un codice informatico a un costo marginale molto basso, in un mondo già divorato dal software, secondo la profezia di Marc Andreessen, apre prospettive inedite.

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