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Iraq, proteste e coprifuoco


25 morti e centinaia di feriti. La guerra contro ISIS non è ancora finita e l’Iraq è lontano dalla stabilità economica e sociale

I manifestanti protestano contro la disoccupazione, la corruzione e i servizi pubblici, a Baghdad, Iraq, 2 ottobre 2019. REUTERS/Thaier al-Sudani

25 morti e centinaia di feriti. La guerra contro ISIS non è ancora finita e l’Iraq è lontano dalla stabilità economica e sociale

Almeno 25 persone sono morte e centinaia sono rimaste ferite in Iraq a seguito delle grandi manifestazioni e degli scontri che si stanno svolgendo da quattro giorni in diverse zone del Paese, in particolare nella capitale Baghdad e in alcune città del sud, come Nassiriya e Amara. I manifestanti stanno protestando principalmente contro la disoccupazione e la corruzione. Nel tentativo di riprendere il controllo della situazione, il Governo ha imposto il coprifuoco e bloccato l’accesso a Internet, in modo da complicare l’organizzazione di nuove proteste.

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