Israele: l'alleanza Netanyahu-Gantz è al capolinea, con il premier abbandonato dal rivale nel Likud Sa’ar. Il Paese rischia di piombare nell'incubo di una quarta elezione in due anni
Israele: l’alleanza Netanyahu-Gantz è al capolinea, con il premier abbandonato dal rivale nel Likud Sa’ar. Il Paese rischia di piombare nell’incubo di una quarta elezione in due anni
Da un lato, le tensioni sempre alle stelle con l’Iran e ancor di più dopo la morte del fisico Mohsen Fakhrizadeh; dall’altro, le incognite ormai incancrenite sulla pace con la Palestina; nel mezzo, una crisi del sistema politico che ha portato il Paese a tre elezioni nel giro di pochi mesi. Israelerischia di piombare nell’incubo della quarta tornata elettorale in due anni, con grandi possibilità che la prossima si tenga già tra marzo e aprile 2021.
La crisi del Likud
Il falco Benjamin Netanyahu, Primo Ministro in carica che ha siglato un patto con il centrista Benny Gantz sulla composizione di un Governo che gestisse l’emergenza da Covid-19 e trovasse una risicata maggioranza alla Knesset, si ritrova ancora una volta all’angolo del ring politico israeliano. Stavolta, a voltargli le spalle Gideon Sa’ar, ormai ex membro del Likud e suo antagonista, che si dimetterà da membro del Parlamento, fonderà un suo partito — Nuova Speranza — e correrà per la carica di Pm alla prossima finestra elettorale.
La situazione non è dissimile da quella verificatasi nel 1997 con Avigdor Lieberman, esponente dell’estrema destra laica che lasciò il partito in totale scontro con Netanyahu, col quale il rapporto si è deteriorato ulteriormente nel corso degli anni. Le ragioni che hanno portato Sa’ar all’abbandono del Likud si trovano ancora nella persona del Primo Ministro.
“Il Likud è divenuto uno strumento per gli interessi personali del suo capo, comprese le questioni relative ai suoi problemi giudiziari, e che ha sviluppato un culto della personalità” attorno a Netanyahu, ha dichiarato. “Non posso più appoggiare un Governo guidato da Netanyahu o essere membro del suo partito. Israele necessita di unità e stabilita che lui non può offrire”.
Lo scontro con Gantz
Ma i problemi nascono già in seno all’attuale esecutivo di coalizione. Netanyahu e Gantz si accordarono per la formazione di un Governo che a metà mandato cambiasse guida. Bibi avrebbe ceduto il posto al capo di Kahol Lavan, un’alternanza politica finalizzata alla governabilità del Paese in un momento tra i più cruciali della sua storia.
Infatti, le recenti aperture di alcune nazioni arabe con gli Accordi di Abramo — con la regia degli Stati Uniti — hanno colmato un gap diplomatico consistente che lascia presagire molteplici nuovi scenari. D’altro canto, proprio i successi in politica estera sono stati motivo di frizione tra i due della compagine di Governo, con Gantz — che ricopre attualmente il ruolo di Ministro della Difesa — piccato e del tutto all’oscuro delle trattative, e Netanyahu che ha potuto giovare di grande visibilità.
Con il nuovo partito, la destra israeliana si divide ancora di più, mettendo nuovamente a rischio la stabilità del Paese. Saranno necessarie varie trattative per trovare una nuova soluzione maggioritaria, ma senza un chiaro vincitore sarebbe complicato ipotizzare una forte squadra di Governo capace di lavorare per lo stesso obiettivo. L’attuale esecutivo ha dimostrato quanto siano fragili gli equilibri quando si uniscono forze molto distanti — seppur in nome della stabilità. Il nuovo colpo di scena nella politica israeliana è l’ennesimo stress test per le istituzioni della nazione del Vicino Oriente.
Israele: l’alleanza Netanyahu-Gantz è al capolinea, con il premier abbandonato dal rivale nel Likud Sa’ar. Il Paese rischia di piombare nell’incubo di una quarta elezione in due anni
Da un lato, le tensioni sempre alle stelle con l’Iran e ancor di più dopo la morte del fisico Mohsen Fakhrizadeh; dall’altro, le incognite ormai incancrenite sulla pace con la Palestina; nel mezzo, una crisi del sistema politico che ha portato il Paese a tre elezioni nel giro di pochi mesi. Israelerischia di piombare nell’incubo della quarta tornata elettorale in due anni, con grandi possibilità che la prossima si tenga già tra marzo e aprile 2021.
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