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Israele: quando la forza non basta


L’uomo forte ha fallito, il Paese è contro Netanyahu. È un periodo di estremi cambiamenti, di riflessioni e di riaggiustamenti di rotta per Israele, che deve ripensare priorità, alleanze e strategie, sia interne che nei rapporti internazionali.

Lo Stato ebraico, dopo il 7 ottobre, è dovuto necessariamente entrare in una fase di ricalibrazione sia interna che esterna, rivedendo capisaldi e alleanze, mutando non poco obiettivi, modi, istanze.

Il massacro perpetrato da Hamas nel sud di Israele, la conseguente risposta dell’esercito di Gerusalemme con il suo pesante fardello di vittime, certamente rappresentano un momento centrale nella storia del paese. Una storia che oggi deve necessariamente fare i conti con i cambiamenti della società sia israeliana che dall’esterno, che spingono a rivedere rapporti, relazioni anche di forza, e priorità.

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