L’Iran incontra l’Oman, gli Emirati e apre all’Arabia Saudita
Iran ed Emirati Arabi Uniti hanno tenuto un incontro per discutere di cooperazione bilaterale tra i due Paesi, in particolare di gestione marittima dei confini in un momento di crescente tensione nel Golfo Persico e nello Stretto di Hormuz. La diplomazia è all’opera per appianare la crisi che ha visto Teheran essere accusata da Washington e alleati regionali dell’attacco — sempre smentito dall’Iran — ad alcune petroliere. Le tensioni si leggono all’interno dello scontro tra Stati Uniti e Iran sul JCPoA, l’accordo sul nucleare abbandonato da Donald Trump lo scorso anno.
La guardia costiera di Abu Dhabi è partita alla volta di Teheran per quello che è stato definito dagli Emirati un incontro tecnico e di routine. Per la precisione, il meeting tra le forze navali dei due Paesi è il sesto, con l’ultimo faccia a faccia avvenuto nel lontano 2011. È proprio il tanto tempo passato che dona all’evento una connotazione di rilievo, che dimostra l’attivazione di canali di dialogo tra le nazioni e che potrebbe aprire una nuova fase nelle relazioni tra i Paesi del Golfo, ivi compresa l’Arabia Saudita.
Nonostante le diffidenze tra Iran e Regno dei Saud, Teheran tende la mano a Riad attraverso una dichiarazione rilasciata all’agenzia Reuters da un funzionario che ha chiesto l’anonimato. Secondo la fonte, l’Iran desidera migliorare le relazioni con l’Arabia Saudita: “Abbiamo sempre dato grande importanza alla sicurezza nel Golfo Persico, che richiede cooperazione tra i Paesi dell’area.”
Non solo incontri con gli Emirati. Nei giorni scorsi Javad Zarif, Ministro degli Esteri iraniano, ha ospitato la sua controparte dell’Oman Yousuf bin Alawi bin Abdullah col quale ha discusso, come spiegato dallo stesso esponente della Repubblica Islamica sul suo account Twitter, degli effetti “del terrorismo economico statunitense, di rapporti bilaterali, sviluppo della regione e sicurezza nel Golfo Persico, nello Stretto di Hormuz e nel Golfo dell’Oman.” Il Ministro degli Esteri di Mascate visita Teheran per la seconda volta in pochi mesi, segno del ruolo di importante mediazione che l’Oman può giocare nell’appianare la crisi tra i Paesi del Golfo e gli altri attori internazionali interessati.
@melonimatteo