La serie di Netflix giunge alla sua terza puntata: nuovi attori si avvicendano. Il giallo si lascia il verde alle spalle e guarda a nuove alleanze
La giornata parlamentare sarà ricordata come una delle più drammatiche della storia della Repubblica. Quando finisce un Governo (in Italia accade piuttosto spesso, abbiamo il record in Europa negli ultimi 70 anni), i rapporti personali tra compagni di avventura sono spesso deteriorati; ma raramente si è assistito a un confronto così aspro, in Senato, tra premier e vicepremier, anche dal punto di vista umano.
Nel suo discorso di quasi 50 minuti, Giuseppe Conte non ha risparmiato critiche e aggettivi impietosi al suo Ministro dell’Interno, che gli sedeva a fianco, visibilmente in difficoltà di fronte all’aggressione verbale (dura, ma mai volgare) subita in diretta TV, con collegamenti non solo in Italia, ma con le televisioni di mezzo mondo.
E il Presidente del Consiglio ha rappresentato perfettamente il ritorno al centro della scena politica dei 5 Stelle: è come se Matteo Salvini, avendo il famoso coltello dalla parte del manico, lo cedesse improvvisamente e senza motivo ai suoi alleati, che non si sono fatti pregare. In questo contesto, suona ancora più imbarazzante il tentativo goffo di marcia indietro, fatto al termine della sua replica (oggettivamente inconcludente), del leader leghista. Tentativo ovviamente ignorato da Conte, che si è puntualmente dimesso al Quirinale.
Cominciano così le consultazioni della crisi più imprevedibile degli ultimi anni: impossibile fare previsioni. L’unica cosa che mi azzarderei a prevedere è che non avremo elezioni entro il 2019.
Un’altra domanda si fa largo tra i cittadini, mentre fra poche ore cominceranno i riti delle consultazioni: avremo un buon Governo? In altre parole, come si concilieranno le sensibilità di una maggioranza verosimilmente ancora più composita di quella gialloverde?
I protagonisti della nuova maggioranza (i 5 Stelle non saranno necessariamente rappresentati dagli attuali leader, serpeggia la possibilità di un avvicendamento di Di Maio) dovranno concentrarsi su alcune priorità, solo in parte coincidenti con gli obiettivi del Governo uscente.
Non sarà una crisi brevissima, soprattutto se l’alleanza di Governo sarà ampia. Non ci resta che attendere la prossima puntata…
@GiuScognamiglio
La serie di Netflix giunge alla sua terza puntata: nuovi attori si avvicendano. Il giallo si lascia il verde alle spalle e guarda a nuove alleanze
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