Risultato incoraggiante per le sorti del pianeta e per quelle dell’Europa, sempre più protagonista della lotta ai cambiamenti climatici
Quarto gruppo al Parlamento Europeo, 18 deputati in più rispetto alla scorsa legislatura, milioni di consensi in tutto il continente: i Verdi tornano alla riscossa con un risultato che rafforza i temi ambientali e che li vedrà protagonisti nel prossimo quinquennio. Dalla Francia alla Germania, dalla Gran Bretagna all’Olanda, senza dimenticare Spagna e Belgio, grande consenso per i partiti che fanno della tutela del pianeta la loro chiave di lettura politica.
Dai 51 membri del vecchio Parlamento, The Greens/European Free Alliance sfondano e arrivano a 69. Vanno fortissimo in Germania, dove i Grüne, al secondo posto e prima dei Socialdemocratici, prendono oltre il 20%, piazzando ben 21 deputati. In Francia si collocano terzi con più del 13% dei voti, mandando in Europa 12 rappresentanti. Ben 11 parlamentari arrivano direttamente dalla Gran Bretagna, dove raggiungono il quarto posto, prima (staccandoli di quasi 3 punti percentuali) dei Conservatori dell’uscente Theresa May. Con ancora due seggi da assegnare, da Belgio, Spagna e Olanda arrivano a Bruxelles/Strasburgo 3 deputati per ciascun Paese, 2 da Austria, Danimarca, Finlandia, Irlanda, Lituania e Svezia, 1 dalla Lettonia e dal Lussemburgo.
Verdi non pervenuti in Italia, ma c’è una sorpresa: nel voto degli italiani all’estero, Europa Verde conquista il 9,8% dei consensi, quarta formazione più votata dopo Partito Democratico, Lega e Movimento 5 Stelle. Un dato interessante, che dimostra quanto sia più diffusa in Europa (compreso tra i nostri concittadini residenti all’estero) la percezione dell’importanza della salvaguardia del pianeta. Non solo ambiente: tra i punti del programma dei Verdi, la possibilità di acquisto di una casa a prezzi accessibili, sensibilità verso le tematiche migratorie, proposte di legge per l’abolizione dei tirocini gratuiti, diffusione dei diritti per la comunità LGBTQ+.
@melonimatteo
Risultato incoraggiante per le sorti del pianeta e per quelle dell’Europa, sempre più protagonista della lotta ai cambiamenti climatici