Questa sporca guerra diventa ogni giorno più drammatica, ora anche con l’apporto di soldati stranieri a pagamento
L’invasione della Russia sta attirando in Ucraina combattenti da tutte le parti del mondo. Si tratta di volontari, ma anche mercenari, che si recano sul terreno del conflitto, a supporto delle fazioni in lotta. Secondo il Governo di Kiev, sarebbero già 16mila le persone che si sono unite all’esercito ucraino, anche se i numeri, in questa guerra, vanno presi con cautela.
Il Ministero della Difesa del Paese ha approntato un sito internet per dare indicazioni ai cittadini stranieri che intendano arruolarsi nella Legione di difesa ucraina. Si sa che le domande sono state parecchie, provenienti da diversi Paesi del mondo: Stati Uniti, Canada, Finlandia, Georgia, Svezia, Germania, Repubblica Ceca, Francia, Belgio e Bielorussia fra gli altri, ma la lista è molto lunga (oltre 50 Stati).
Diversi leader europei hanno persino incoraggiato i propri connazionali ad aderire all’appello di Kiev. Fra questi, il Ministro degli Esteri britannico Liz Truss, che ha dichiarato che chi combatte in Ucraina lo fa per la libertà e la democrazia di tutta Europa (anche se secondo il Foreign Enlistment Act del 1870, arruolarsi in legioni straniere è illegale).
Il premier danese Frederiksen ha dato pubblicamente il permesso ai suoi concittadini di combattere “se si è utili al conflitto”. Lituania e Lettonia hanno rivisto la propria legislazione per rendere legale la partecipazione dei propri cittadini a conflitti esteri.
Quello dei foreign fighters non è un fenomeno nuovo; il mondo ha assistito a diverse guerre che hanno attratto volontari stranieri.
Anche l’Isis ha potuto beneficiare di combattenti d’oltremare, che si sono uniti alla causa dello Stato islamico da diverse parti del mondo. Come sottolinea Politico, però, più attori esterni vengono coinvolti in una guerra, più lunghi e sanguinosi possono diventare i conflitti. In Cecenia, l’afflusso di combattenti stranieri jihadisti ha trasformato quella che era una causa nazionalista in una causa religiosa, di fatto modificando il senso della disputa regionale e rendendone più sanguinoso l’esito.
Fare una stima dei volontari e dei mercenari partiti ad oggi per la guerra non è possibile, si sa però che diverse società di contractor stanno ancora reclutando professionisti della guerra per il fronte. Questo non solo sul fronte occidentale.
Nei giorni scorsi, il canale televisivo delle forze armate di Mosca, Zvezda, ha trasmesso le immagini di militari siriani diretti sul fronte ucraino, in supporto dell’esercito russo, ufficialmente volontari. L’imprevedibile durata del conflitto sta evidentemente costringendo anche l’amministrazione di Mosca a decisioni non ortodosse, allargando ancora di più lo spettro del conflitto.
Il protrarsi dei combattimenti non è una buona notizia per l’Europa e per il negoziato. L’incidente è sempre possibile, la tensione altissima con i Paesi vicini. Non saremmo dovuti arrivare a questo punto…
Il Ministero della Difesa del Paese ha approntato un sito internet per dare indicazioni ai cittadini stranieri che intendano arruolarsi nella Legione di difesa ucraina. Si sa che le domande sono state parecchie, provenienti da diversi Paesi del mondo: Stati Uniti, Canada, Finlandia, Georgia, Svezia, Germania, Repubblica Ceca, Francia, Belgio e Bielorussia fra gli altri, ma la lista è molto lunga (oltre 50 Stati).