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Myanmar: a due anni dal golpe, la giunta militare proroga lo stato di emergenza ed estende la legge marziale


Il Consiglio Nazionale di Difesa e Sicurezza ha inoltre deciso di estendere il mandato della giunta guidata da Min Aung Hlaing

Gabriele Manca Gabriele Manca
Si occupa di politica estera, globalizzazione, economia internazionale e nuovi media.

Il Consiglio Nazionale di Difesa e Sicurezza ha inoltre deciso di estendere il mandato della giunta guidata da Min Aung Hlaing

Sono passati ormai 2 anni da quando il Tatmadaw, l’esercito del Myanmar, si è ripreso il potere. A partire dal 2010, la Birmania — il nome preferito dai locali per identificare il proprio Paese — aveva iniziato un processo di democratizzazione e graduale marginalizzazione dell’esercito nella politica. La Lega Nazionale per la Democrazia (NLD) era il partito che più rappresentava questo processo e Aung San Suu Kyi il suo leader indiscusso, nonché simbolo della lotta contro i militari. A due anni dal golpe, tutti i membri del parlamento e del governo eletti democraticamente sono stati arrestati; chi è riuscito a fuggire ha lasciato il Paese, oppure si è unito alla guerriglia con il Governo di Unità Nazionale (NUG), un esecutivo ombra formato da membri della NLD e della società civile.

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