7 maggio 2018 – Le notizie della settimana in Italia
In Italia rischiamo di passare alla storia per la legislatura più breve del dopoguerra…
GOVERNO, ULTIMA SPIAGGIA
Questa settimana, a Roma, la direzione del Pd ha confermato all’unanimità la fiducia al segretario reggente Maurizio Martina che ha dichiarato ‘un capitolo chiuso’ il dialogo con i 5 Stelle, ribadendo il ‘no’ a qualsiasi governo con il centro destra. “Serve un immediato cambio di passo, pena l’irrilevanza, la marginalizzazione” afferma Martina, chiedendo di supportare l’operato di Mattarella fino alle prossime consultazioni. A questo punto, il Presidente della Repubblica, non poteva che dare un ultimatum: infatti, ha dichiarato, se i partiti non si dimostreranno capaci di giungere ad un accordo entro lunedì, “ci proverà lui”.
È di ieri (domenica) il nuovo tentativo di Di Maio con Salvini: il leader pentastellato si è detto pronto a rinunciare alla premiership, in cambio di un passo indietro di Berlusconi. Potrebbe essere una soluzione, con l’appoggio esterno di Forza Italia. È certamente l’ultima spiaggia, prima di una decisione del Presidente per riportarci alle urne…
L’EUROPA SOSTITUISCE LO STATO AL SUD
Questa settimana, a Roma, i conti pubblici territoriali, redatti dall’Agenzia italiana per la coesione, rivelano che la spesa in conto capitale (investimenti e trasferimenti a imprese e famiglie) al Sud è cresciuta, superando per la prima volta quella del Centro-Nord. Tra il 2013 e il 2015, dei 691 euro di spesa in conto capitale che la Pubblica Amministrazione effettua per un singolo cittadino meridionale, solo 239 euro, però, provengono dai fondi propri dello Stato, mentre la gran parte proviene da Bruxelles.
Per quanto riguarda il Centro-Nord, la situazione è opposta: 508 euro di spesa ordinaria pro capite e solo 87 euro di spesa straordinaria.
I fondi ‘speciali’, dunque, ovvero quelli europei, avrebbero la finalità di correggere distorsioni/cadute della spesa: questo fine sembra chiaro al nord, mentre al sud, come sottolinea l’Agenzia per la coesione, ‘le cosiddette risorse aggiuntive di fatto rendono sempre più irrilevante la politica ordinaria’…
Un’altra ragione che rende poco comprensibile – da questo punto di vista – il voto del sud a partiti anti-europeisti…
In Italia rischiamo di passare alla storia per la legislatura più breve del dopoguerra…