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Identikit del nuovo Parlamento Ue


Mai come ora le voci rappresentate nel Parlamento Ue sono state tanto variegate: questa ampia assemblea può incoraggiare tutti gli elettori a sentirsi più europei

L’ex Premier britannico Theresa May con gli altri leader europei a Salisburgo. REUTERS/Lisi Niesner/Contrasto

Mai come ora le voci rappresentate nel Parlamento Ue sono state tanto variegate: questa ampia assemblea può incoraggiare tutti gli elettori a sentirsi più europei

Il Parlamento Europeo che si riunirà per la prima volta il 2 luglio 2019 è molto diverso dalle assemblee che lo hanno preceduto. L’affluenza alle urne è stata più alta che mai alle elezioni del 2019 e anche il tasso di partecipazione non raggiungeva un livello così alto dagli anni Novanta. Sono calati i consensi per le due maggiori formazioni politiche, il Partito Popolare Europeo e l’Alleanza dei Socialisti e Democratici. Più partiti politici nuovi, sia a destra che a sinistra, hanno vinto seggi in Parlamento, e sin dai tempi delle prime elezioni dirette del 1979 non si percepiva tanta incertezza attorno alla formazione di gruppi e coalizioni.

Questo insieme di circostanze senza precedenti dà adito a diverse interpretazioni. Per gli ottimisti questo Parlamento gode di una maggiore legittimità, perché è il frutto di una più alta affluenza alle urne. È più rappresentativo perché comprende una gamma di voci più ampia al suo interno. È più inclusivo, perché distribuisce il potere politico in maniera più equa attraverso lo spettro ideologico. Ed è più trasparente, perché qualsiasi maggioranza sarà il risultato di negoziazioni tra più partiti e non del solito mercanteggiamento dietro le quinte che ha contraddistinto i rapporti tra cristiano- e socialdemocratici.

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