Mark Rutte commenta i primi risultati della tornata elettorale olandese, che ha visto prevalere nettamente il suo partito, nonostante lo scandalo dei sussidi
Mark Rutte commenta i primi risultati della tornata elettorale olandese, che ha visto prevalere nettamente il suo partito, nonostante lo scandalo dei sussidi
“Gli elettori dei Paesi Bassi hanno dato al mio partito uno schiacciante voto di fiducia”, così il premier uscente Mark Rutte ha commentato i primi risultati della tornata elettorale olandese, che ha visto prevalere nettamente il Partito popolare per la libertà e la democrazia (VVD), che conquista 35 seggi (due in più rispetto alle precedenti elezioni).
La vittoria del premier uscente era nelle previsioni, nonostante Rutte si fosse dimesso a gennaio per il cosiddetto scandalo dei sussidi. Lo Stato olandese aveva chiesto arbitrariamente indietro a 26mila famiglie i contributi sociali versati, adducendo accuse di frode, rivelatesi poi false.
Se le urne premiamo Rutte a sorpresa, frenano pesantemente i Verdi di GroenLinks che vengono quasi dimezzati (7 seggi contro i 14 del 2017). Molto bene i liberali D66 guidati dalla Ministra del Commercio estero e della cooperazione allo sviluppo, Sigrid Kaag, che si aggiudicano 24 seggi e sorpassano il PVV del populista di destra Geerts Wilders, che con 17 seggi ne perde tre rispetto alla precedente tornata elettorale.
Il blocco di destra però nel suo insieme avanza, arrivando a 29 seggi con i voti degli euroscettici del Forum della Democrazia (8) e di JA 21 (4), il partito che più di altri vuole “chiudere il rubinetto di denaro all’Europa meridionale”.
Va male la sinistra con i socialisti (Sp) e i social-democratici (PvdA) che insieme ai Verdi non arrivano nemmeno ai 30 seggi, buona affermazione di Volt che raggiunge i 3 seggi. Debacle anche per il CDA di Wopke Hoekstra, il rigoroso Ministro delle Finanze dei Paesi Bassi, che fino a poco tempo fa era considerato il vero sfidante di Rutte, ma che si ritrova con soli 15 seggi.
Nonostante le restrizioni e il coronavirus, si è registrata un’affluenza altissima, con l’82,6% degli aventi diritto che si è recato alle urne nei tre giorni messi a disposizione per il voto. Dunque Mark Rutte si avvia al suo quarto mandato (è Primo Ministro dal 2010), dimostrando di saper galleggiare alla perfezione tra le complessità della frammentata politica olandese. Finora il leader del Partito popolare ha guidato tre differenti esecutivi di coalizione. Al momento non è facile determinare le combinazioni possibili, anche se Rutte chiede una formazione rapida per gestire la pandemia. Se si riproporrà l’alleanza uscente (VVD, CDA, D66 e ChristenUnie), il premier dovrà rivedere gli equilibri interni, ricalibrando il peso della CDA a vantaggio dei liberali, ormai saldamente secondo partito.
Mark Rutte commenta i primi risultati della tornata elettorale olandese, che ha visto prevalere nettamente il suo partito, nonostante lo scandalo dei sussidi
“Gli elettori dei Paesi Bassi hanno dato al mio partito uno schiacciante voto di fiducia”, così il premier uscente Mark Rutte ha commentato i primi risultati della tornata elettorale olandese, che ha visto prevalere nettamente il Partito popolare per la libertà e la democrazia (VVD), che conquista 35 seggi (due in più rispetto alle precedenti elezioni).
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