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Petrolio, l’Opec+ taglia la produzione


L’annuncio dell’organizzazione, guidata dall’Arabia Saudita e dalla Russia, è stato interpretato dalla stampa come una “coltellata alle spalle" dei sauditi al Presidente Biden, che si è detto deluso dalla notizia

Marco Dell'Aguzzo Marco Dell'Aguzzo
Giornalista, scrive per eastwest, Il Sole 24 Ore, il manifesto, Vanity Fair, Aspenia e Start Magazine. Si occupa di energia e di affari nordamericani.

L’annuncio dell’organizzazione, guidata dall’Arabia Saudita e dalla Russia, è stato interpretato dalla stampa come una “coltellata alle spalle” dei sauditi al Presidente Biden, che si è detto deluso dalla notizia

Dopo il taglio alla produzione petrolifera di 2 milioni di barili al giorno annunciato mercoledì dall’Opec+, il gruppo che riunisce vari importanti esportatori di greggio, gli Stati Uniti stanno valutando le contromisure da prendere. L’annuncio dell’organizzazione, guidata dall’Arabia Saudita e dalla Russia, è stato interpretato dalla stampa, da alcuni analisti e da diversi esponenti del Partito democratico come una “coltellata alle spalle” – o, in alternativa, come uno “schiaffo in faccia” – dei sauditi al Presidente americano Joe Biden: da quando è diventato Presidente, le relazioni tra Washington e Riad sono effettivamente peggiorate molto, nonostante i tentativi da parte statunitense di sanare le fratture.

La reazione di Biden

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