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Petrolio, verso un nuovo accordo sui tagli


Petrolio: l’Arabia Saudita convoca una riunione straordinaria dei produttori di petrolio. Si pensa di ridurre l’output perché non c’è domanda. E gli Usa potrebbero partecipare

Con un paio di tweet che hanno infervorato il mercato, il Presidente americano Donald Trump ha annunciato che l’Arabia Saudita e la Russia potrebbero ridurre la produzione di petrolio di 10 milioni di barili al giorno, se non di più.

“Buone (GRANDIOSE) notizie per tutti!”, ha concluso Trump. E i mercati in effetti hanno reagito bene: le due principali qualità di greggio – il Brent e il West Texas Intermediate – hanno subito recuperato valore, con rialzi anche superiori al 40%. I prezzi del petrolio si aggirano oggi sui 30 dollari al barile, comunque bassi, ma ben al di sopra dei livelli toccati nei giorni precedenti. Il benchmark americano era sceso a 20 dollari, con grande preoccupazione degli Stati Uniti, che sono i primi produttori al mondo.

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