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Paesi Bassi, per Rutte isolare la Cina non aiuterà la minoranza uigura


Il leader conservatore giustifica la sua posizione spiegando che non si dovrebbero isolare le nazioni con standard diversi da quelli europei. Resta lontana la riapertura del dossier sul trattato di libero scambio Ue-Cina

Matteo Meloni Matteo Meloni
Giornalista, è membro del comitato editoriale di eastwest. Si occupa di geopolitica di Medio Oriente e Nord Africa, Stati Uniti, rapporti tra Paesi Nato, di organizzazioni internazionali. Già Addetto Stampa al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ha lavorato come Digital Communication Adviser alla Rappresentanza Italiana presso le Nazioni Unite a New York.

Il leader conservatore giustifica la sua posizione spiegando che non si dovrebbero isolare le nazioni con standard diversi da quelli europei. Resta lontana la riapertura del dossier sul trattato di libero scambio Ue-Cina

Per il Primo Ministro dei Paesi Bassi Mark Rutte la questione del trattamento della minoranza musulmana degli uiguri in Cina, nella regione autonoma dello Xinjiang, non è tanto grave da dover fermare le relazioni con Pechino. Le sue dichiarazioni arrivano direttamente da Bruxelles, successivamente al summit Ue di sabato scorso. Aprendo un potenziale caso all’interno della famiglia europea, che proprio sul tema dei diritti umani negati agli uiguri ha fondato lo stop al Cai, il Comprensive Agreement on Investment che avrebbe segnato l’accordo di libero scambio tra l’Unione europea e la Cina.

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