Il Ministro degli Esteri russo Lavrov porta avanti il dialogo politico ed economico con gli Emirati, l'Arabia Saudita e il Qatar. La prima tappa del viaggio è Abu Dhabi
Il Ministro degli Esteri russo Lavrov porta avanti il dialogo politico ed economico con gli Emirati, l’Arabia Saudita e il Qatar. La prima tappa del viaggio è Abu Dhabi
La presenza della Russia nella regione del Golfo rimane sostanziale, con il Ministro degli Esteri Sergej Lavrov attivo nel portare avanti il dialogo economico e politico con Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita e Qatar. La prima tappa del viaggio è ad Abu Dhabi, dove il capo della diplomazia russa ricambia la visita alla sua controparte Abdullah bin Zayed, che a dicembre venne ospitato a Mosca. Già in quell’occasione i due esponenti segnalarono il forte interesse reciproco nel mantenere forti e vividi i rapporti tale due nazioni, alleate nello scenario libico e interessate alla sicurezza nel Golfo.
La partnership con gli Emirati
Nel 2018 il Presidente Vladimir Putin definì ‘partnership strategica’ quella con gli Emirati, e così sembra essere sempre di più: a leggere i dati dell’interscambio commerciale, nonostante la pandemia da coronavirus nel 2020, la percentuale è cresciuta del 78%, toccando la cifra più alta di sempre, 3.27 miliardi di dollari. In parallelo, il vaccino Sputnik V è ora pienamente in uso nel Paese del Golfo: a dicembre l’antidoto russo era alla terza fase dei trial clinici, ora è uno dei tre approvati in Uae.
Abu Dhabi ha già il 65% di cittadini vaccinati: un record da segnalare in termini positivi, piazzandosi al terzo post al mondo. Intanto, proprio il Paese guidato da Mohammed bin Zayed Al Nahyan sta partecipando a un test internazionale per la somministrazione di una versione diversa del vaccino russo, chiamato Sputnik Light, con 3000 volontari che hanno deciso di partecipare all’iniziativa: anziché ricevere due dosi del vaccino, ne viene somministrata una per capire il grado di sviluppo degli anticorpi.
L’iniziativa per la sicurezza proposta dalla Russia
Mosca è interessata alla creazione di un framework per la sicurezza simile all’Osce (Organization for Security and Co-operation in Europe), che preveda per il Golfo un patto di non aggressione, con la partecipazione anche dei principali player internazionali come Stati Uniti, Cina e India. Secondo la Russia, una simile iniziativa, che verrebbe ribattezzata Persian Gulf Security and Cooperation Organization, sarebbe “essenziale per consolidare gli sforzi diplomatici e politici in questa regione”, che in termini più larghi avrebbe positività anche per gli scenari in Libia e Siria, dove le stesse realtà interessate all’area del Golfo giocano un ruolo.
Nell’incontro con bin Zayed, infatti, le principali questioni regionali sono state discusse. Con alcuni colpi di scena: l’esponente emiratino ha criticato il Caesar’s Act statunitense, che impone sanzioni alla Siria e a coloro i quali fanno affari non solo col Governo di Damasco ma anche con le aziende stesse del Paese, affermando che complica ulteriormente il suo ritorno nel contesto delle relazioni col mondo arabo. Aver discusso apertamente della problematica siriana può significare un primo passo verso la normalità, per convincere Washington a tornare indietro su un’iniziativa che non danneggia solo gli esponenti governativi siriani ma anche l’apparato industriale e commerciale.
Sull’Iran, Lavrov ha affermato che è positivo l’interesse statunitense verso un ritorno all’accordo JCPoA del 2015, ma ha segnalato che l’agreement “è da trattare separatamente” dalle altre discussioni sul programma missilistico e sulle attività regionali di Teheran, perché “non possiamo incorporare altri elementi o preoccupazioni, a prescindere dalla loro gravità”. Il viaggio di Lavrov proseguirà a Riad e Doha, a dimostrazione dell’importanza dell’area per le relazioni internazionali: dai sauditi alleati degli Usa ai qatarioti che si sono avvicinati a Turchia e Iran, l’area del Golfo diventa sempre più la cartina di tornasole delle forze in campo sul palcoscenico globale.
Il Ministro degli Esteri russo Lavrov porta avanti il dialogo politico ed economico con gli Emirati, l’Arabia Saudita e il Qatar. La prima tappa del viaggio è Abu Dhabi
La presenza della Russia nella regione del Golfo rimane sostanziale, con il Ministro degli Esteri Sergej Lavrov attivo nel portare avanti il dialogo economico e politico con Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita e Qatar. La prima tappa del viaggio è ad Abu Dhabi, dove il capo della diplomazia russa ricambia la visita alla sua controparte Abdullah bin Zayed, che a dicembre venne ospitato a Mosca. Già in quell’occasione i due esponenti segnalarono il forte interesse reciproco nel mantenere forti e vividi i rapporti tale due nazioni, alleate nello scenario libico e interessate alla sicurezza nel Golfo.
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