La Governatrice della Banca centrale Elvira Nabiullina annuncia il piano di Mosca di adire le vie legali per lo sblocco di circa 300 miliardi di dollari. Fmi, Pil russo -8.5%, quello ucraino -35%
È sempre più cupo il quadro economico della Russia in seguito all’invasione dell’Ucraina. Il Fondo monetario internazionale ha stimato una pesante contrazione del Pil russo a -8.5% per l’anno in corso, un dato che arriva a causa della guerra che— come spiega il consigliere economico del Fmi, Pierre-Olivier Gourinchas — influenza tutte le economie mondali. Infatti, rispetto alle previsioni di gennaio, l’istituto con sede a Washington abbassa al 3.6% le aspettative di crescita globale, con l’Europa che perde l’1.1%, assestandosi al 2.8% anziché al 3.9%.
Per il 2022, crollo verticale per l’economia dell’Ucraina, che si andrà a contrarre del 35%. Secondo il Fondo monetario, anche se arrivasse repentinamente la fine della guerra, la situazione è talmente compromessa che “ci sarà un blocco dell’attività economica per gli anni a venire”, viste le perdite umane, la distruzione fisica del capitale e l’esodo dei cittadini dal Paese.
Gourinchas fa notare che la decisione russa d’invadere l’Ucraina ha intensificato lo shock nella catena di approvvigionamento. “La Russia — ricorda l’economista — esporta petrolio, gas, metalli, mentre l’Ucraina farine e granaglie. La riduzione nell’export di questi beni ha causato l’aumento dei prezzi”. A questo, si aggiungono i recenti lockdown decisi in Cina, che andranno ad accrescere ulteriormente le problematiche sulla supply chain. Effetti che colpiranno le fasce più deboli della popolazione, con la salita dell’inflazione al 7.7% negli Stati Uniti e al 5.3% nell’Eurozona.
L’isolamento dell’Occidente verso la Russia ha nettamente funzionato nello scompaginare il quadro economico moscovita, mettendo pressione sul Cremlino e causando frizioni all’interno degli organi decisionali. Nei giorni scorsi la Governatrice della Banca centrale, Elvira Nabiullina, ha avvertito sulle difficoltà del Paese nel riuscire a proseguire in questa condizione precaria. “Il periodo nel quale l’economia può vivere sulle riserve non è infinito. Già nel secondo e terzo trimestre entreremo in un periodo di trasformazione strutturale, sarà fondamentale la ricerca di un nuovo modello di business”, ha segnalato l’economista russa. Il Presidente Vladimir Putin ha risposto a stretto giro, parlando di “fallimento del blitzkrieg economico”, riferendosi alle sanzioni imposte da Usa, Unione europea e altri Paesi alleati.
Eppure, visti i dati del Fmi, la situazione — nonostante la posizione di Putin — non è per niente rosea e le parole di Nabiullina appaiono come profetiche. Nella giornata di lunedì, la Governatrice aveva ipotizzato un ulteriore taglio dei tassi d’interesse, che potrebbe avvenire il prossimo 29 aprile, e maggior budget spending per permettere all’economia di adattarsi rispetto alle sanzioni occidentali. “Le sanzioni hanno colpito principalmente i mercati finanziari, ma ora inizieranno a farsi sentire sull’economia”, ha evidenziato Nabiullina.
La stessa Governatrice, nella giornata di ieri, ha annunciato il piano della Russia di adire le vie legali contro il congelamento degli asset all’estero, con obiettivo lo sblocco di 300 miliardi di dollari. “Certo, questo congelamento è senza precedenti, quindi ci prepariamo legalmente, un intervento che avrà effetti a livello globale”. Mosca ha minacciato azioni legali anche rispetto alla non accettazione dei pagamenti in rubli: già saltati due tentativi di pagamento, con le autorità statunitensi che hanno impedito alle banche di processare le operazioni.
Per il 2022, crollo verticale per l’economia dell’Ucraina, che si andrà a contrarre del 35%. Secondo il Fondo monetario, anche se arrivasse repentinamente la fine della guerra, la situazione è talmente compromessa che “ci sarà un blocco dell’attività economica per gli anni a venire”, viste le perdite umane, la distruzione fisica del capitale e l’esodo dei cittadini dal Paese.