Russia, Ucraina, Occidente – IL LIBRO

“Dal divorzio civile alla guerra incivile”, di Paul D’Anieri, offre una visione su come si sarebbe potuto evitare lo scontro finale

L’invasione della Russia in Ucraina ha stravolto i canoni contemporanei di lettura dei conflitti, offrendo ampio spazio alla geopolitica per cercare di rispondere ai perché — e ai per come — di una guerra combattuta sul continente europeo.

Nel grande circo mediatico che si è creato, i fatti storici riportati da prominenti studiosi sono stati la base fondamentale di partenza per seguire il senso logico degli eventi verificatisi in passato, giungendo all’attualità della crudezza della violenza sui civili e delle paure dell’opinione pubblica mondiale, cercando un’interpretazione del futuro. Tra le numerose letture esistenti, Ukraine and Russia — From Civilized Divorce to Uncivil War di Paul D’Anieri è una delle opere più complete per comprendere l’ampio quadro nel quale si colloca il rapporto tra la Russia e l’Ucraina, e con l’Occidente.

Dal dilemma sulla sicurezza all’impatto della democratizzazione nella geopolitica, passando per gli obiettivi dell’Europa post Guerra fredda, definiti incompatibili dall’autore, D’Anieri — Professore di Politiche Pubbliche e Scienze Politiche presso l’Università della California, Riverside — traccia la linea delle problematiche e dei disaccordi esistenti sull’asse Mosca-Kiev, allargando l’orizzonte per offrire una visione di quanto si sarebbe potuto proporre per non arrivare allo scontro finale. Un testo del 2019 che, proprio perché scritto precedentemente all’invasione russa, diventa fonte obiettiva per la comprensione della realtà alla quale assistiamo.

Questo articolo è pubblicato anche sul numero di settembre/ottobre di eastwest.

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