spot_img

Russia, Vostok: al via le esercitazioni militari congiunte con Cina, India e altri 9 Paesi


Da oggi e fino al 7 settembre, 12 Paesi dispiegheranno le loro forze militari nell’est russo, compreso il Mar del Giappone. Pechino, per la prima volta, invia esercito, aeronautica e marina

Saranno sette giorni all’insegna delle operazioni militari congiunte quelli organizzati da Russia, Cina, India e numerose altre nazioni nell’ambito di Vostok 2022, l’esercitazione interforze che in questo momento storico merita ancor più attenzione visto lo svolgimento della guerra in Ucraina e le tensioni in tutta l’area dell’Indo-Pacifico. Ai giochi di guerra parteciperanno anche Laos, Mongolia, Nicaragua, Algeria, Siria, Bielorussia, Kazakistan, Kirghizistan e Tagikistan. La presenza degli eserciti di vari Paesi offre lo spunto per una serie di ragionamenti, dove nulla può essere dato per scontato.

Equilibrio indiano

A cominciare dalla partecipazione dell’India che, nonostante le frizioni con la Cina sia a livello marittimo che terrestre, prende parte all’esercitazione militare nell’est della Russia, proseguendo in autonomia la gestione dei rapporti con Mosca e lasciando cadere nel vuoto le pressioni degli Stati Uniti per sanzioni e stop all’acquisto di materiale bellico. Non a caso la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, nel corso del briefing con i giornalisti, ha parlato di preoccupazione per la presenza dei militari di Nuova Delhi, soprattutto per il fatto che la Federazione manda avanti una guerra di aggressione in Ucraina.

L’India ha accettato di buon grado l’invito russo per Vostok 2022, ma per evitare di rendersi ostile nei confronti del Giappone, alleato nel framework Quad, non parteciperà alle esercitazioni marittime che si terranno a ridosso dei Territori del Nord, ovvero le Isole Kurili del sud. Un bilanciamento pragmatico quello indiano, che opera su più fronti per proseguire nel cammino della sua dimensione geopolitica, alla ricerca della miglior soluzione per i suoi interessi, ma rischiando costantemente di scontentare qualcuno. Tuttavia, forte del peso specifico che rappresenta, Nuova Delhi ha finora superato persino il rischio sanzioni statunitensi per via dell’acquisto, ad esempio, dei sistemi missilistici russi S-400.

Il rafforzamento militare dell’asse Mosca-Pechino

Questo contenuto è riservato agli abbonati

Abbonati per un anno a tutti i contenuti del sito e all'edizione cartacea + digitale della rivista di geopolitica

Abbonati ora €35

Abbonati per un anno alla versione digitale della rivista di geopolitica

Abbonati ora €15

ARTICOLI CORRELATI

India/Israele: il sostegno di Modi a Netanyahu

La corsa di Modi verso il terzo mandato

India/Cina e la frontiera contesa

rivista di geopolitica, geopolitica e notizie dal mondo