Shenzhen: la Silicon Valley cinese festeggia 40 anni
Shenzhen, la città di Huawei, emblema dell’apertura cinese ai mercati stranieri, potrebbe rappresentare il lancio di nuove riforme ideate dal Pcc. Atteso Xi Jinping
Shenzhen, la città di Huawei, emblema dell’apertura cinese ai mercati stranieri, potrebbe rappresentare il lancio di nuove riforme ideate dal Pcc. Atteso Xi Jinping
Da Zona economica speciale a capitale della tecnologia, da vicina scomoda di Hong Kong a luogo dell’annuncio di nuove riforme: la città di Shenzhen rappresenta, ancora una volta, il focus trainante di un intero sistema-Paese, con il Presidente Xi Jinpingche si recherà lì questa settimana per celebrare i 40 anni delle aperture all’economia di mercato e agli investimenti esteri.
La visita di Xi Jinping
Come annunciato dagli organi di stampa vicini al Governo, il Presidente Xi volerà a Shenzhen in quello che è già un appuntamento molto atteso. I mercati azionari hanno risposto in maniera estremamente positiva alle ipotesi sull’annuncio di nuove riforme che vedrebbero il sud della Cina diventare vero e proprio hub tecnologico globale. L’obiettivo è quello di integrare la Provincia di Guangdong, Hong Kong e Macao — zona chiamata Greater Bay Area — affinché divenga un punto di attrazione per le tech companies, concorrendo direttamente con gli Stati Uniti.
Giganti quali Huawei e Tencent hanno trovato il loro sviluppo e la loro fortuna nella città confinante con l’ex colonia britannica di Hong Kong, trainandone i successi economici. Ora, il Partito comunista cinese ha studiato un ulteriore tassello per Shenzhen, in particolare la cessione alle autorità locali del controllo sull’uso dei terreni per incoraggiare l’arrivo di capitali stranieri nel settore tecnologico.
I riflessi su Hong Kong
La crescita esponenziale di Shenzhen, un tempo villaggio di pescatori, ha in qualche modo offuscato quella di Hong Kong, ritrovatasi al centro dello scontro politico — più sul piano internazionale che interno — all’indomani della fine del periodo coloniale britannico. Le recenti proteste contro alcune leggi adottate in linea con la volontà di Pechino, le pressioni di Usa, Regno Unito e Unione europea e la difficile gestione della Chief Executive Carrie Lam hanno reso il clima estremamente complicato.
Lam avrebbe dovuto tenere in questi giorni il suo discorso annuale sullo stato economico della città, ma l’arrivo del Presidente a Shenzhen ha stravolto i piani, obbligandola a rimandare l’intervento al mese prossimo. La Chief Executive andrà ad ascoltare il discorso di Xi, ma non è ancora stato ufficializzato un incontro tra i due, eventualmente allargato anche a Ho lat Seng, che guida l’ex colonia portoghese di Macao. La Governatrice di Hong Kong ha dovuto negare d’essere in attesa di direttive sul da farsi, sottolineando che l’intenzione di Pechino è quella di voler “facilitare alcune misure politiche” per aiutare l’economia.
Shenzhen città modello?
Il piano del Partito comunista cinese per Shenzhen è quello di renderla una città modello nell’ideale immaginato da Xi, che possa così divenire leader globale a livello tecnologico. Senza dimenticare quello finanziario, vista e considerata l’importanza che la città ha giocato nello sviluppo del nuovo Yuan digitale, iniziativa che, tra gli altri effetti, ha quello di contrastare la corruzione, permettendo alla Banca centrale il controllo sugli spostamenti monetari.
Shenzhen sarebbe, ancora una volta, luogo di sperimentazione per testare gli effetti localmente, prima di proporli su larga scala. Iniziando da alcune concessioni: non solo la gestione della terra, ma anche libertà di assunzione per giovani talenti.
Da Zona economica speciale a capitale della tecnologia, da vicina scomoda di Hong Kong a luogo dell’annuncio di nuove riforme: la città di Shenzhen rappresenta, ancora una volta, il focus trainante di un intero sistema-Paese, con il Presidente Xi Jinpingche si recherà lì questa settimana per celebrare i 40 anni delle aperture all’economia di mercato e agli investimenti esteri.
La visita di Xi Jinping
Come annunciato dagli organi di stampa vicini al Governo, il Presidente Xi volerà a Shenzhen in quello che è già un appuntamento molto atteso. I mercati azionari hanno risposto in maniera estremamente positiva alle ipotesi sull’annuncio di nuove riforme che vedrebbero il sud della Cina diventare vero e proprio hub tecnologico globale. L’obiettivo è quello di integrare la Provincia di Guangdong, Hong Kong e Macao — zona chiamata Greater Bay Area — affinché divenga un punto di attrazione per le tech companies, concorrendo direttamente con gli Stati Uniti.
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