Russia, il Cremlino conferma la telefonata tra Putin e il Direttore della Cia

La scorsa settimana William Burns si è recato a Mosca per dissuadere la Federazione da una possibile invasione dell'Ucraina, avvertendo sul fatto che Washington monitora da vicino la situazione

di Matteo Meloni 9 Novembre 2021

Telefonata tra Putin e il Direttore della Cia — Il Presidente russo Vladimir Putin tiene un discorso a Sebastopoli, Crimea, 4 novembre 2021. Sputnik/Mikhail Metzel/Pool via REUTERS

Matteo Meloni
Giornalista, è membro del comitato editoriale di eastwest. Si occupa di geopolitica di Medio Oriente e Nord Africa, Stati Uniti, rapporti tra Paesi Nato, di organizzazioni internazionali. Già Addetto Stampa al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ha lavorato come Digital Communication Adviser alla Rappresentanza Italiana presso le Nazioni Unite a New York.

La scorsa settimana William Burns si è recato a Mosca per dissuadere la Federazione da una possibile invasione dell’Ucraina, avvertendo sul fatto che Washington monitora da vicino la situazione

Tra il 2 e il 3 novembre il Direttore della Cia, Williams Burns, si è recato in Russia per discutere con l’apparato militare della Federazione lo stato delle relazioni con gli Stati Uniti. La scelta del viaggio di Burns ricadrebbe direttamente su Joe Biden, che avrebbe chiesto al Direttore di avvisare di persona la controparte moscovita sul fatto che Washington è al corrente dello spostamento di truppe militari russe al confine con l’Ucraina. Burns ha incontrato il Segretario del Consiglio di Sicurezza, Nikolai Patrushev e il Direttore del Foreign Intelligence Service, Sergei Naryshkin.

È piuttosto rara una missione di questo genere per il capo della Central Intelligence Agency, a dimostrazione dell’importanza della visita di Burns in Russia, volta a fungere da mediatore tra Mosca e Kiev. Per cercare di prevenire un’escalation tra i due Paesi, Biden avrebbe inviato direttamente il Direttore della Cia per cercare di dissuaderli dall’ipotesi di un’invasione, avvisando sul fatto che gli Usa monitorano da vicino la situazione.

Gli analisti sono divisi sull’ipotesi: alcuni ritengono che i movimenti di truppe russe fossero realmente finalizzate a un’azione contro l’Ucraina; altri ritengono che fossero esercitazioni per cercare di intimidire la nazione guidata dal Presidente Volodymyr Zelensky. Pubblicamente, gli stessi ucraini non ritengono valida l’idea, con il Ministro della Difesa che sabato ha affermato: “È solo una pratica finalizzata al mantenimento della tensione nella regione e per esercitare pressini sulle nazioni vicine”.

Dopo gli incontri a Mosca, Burns ha parlato con Zelensky, chiedendogli di supportare le preoccupazioni dell’amministrazione Biden sul comportamento della Federazione e, allo stesso tempo, rassicurandolo sul controllo dell’area da parte statunitense. Nella giornata di ieri è giunta conferma dal Cremlino sulla telefonata intercorsa tra il Direttore della Cia e il Presidente Putin: “Si è discusso di relazioni bilaterali, della situazione di crisi nella pratica diplomatica, con uno scambio di opinioni sui conflitti regionali”, così come di cybersecurity.