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Ucraina, 100 giorni di guerra: facciamo il punto


La cronaca di questi giorni si concentra sulla situazione a Severodoneck, nella regione di Luhansk. L'avanzata russa procede lentamente, ma gli ucraini sono in difficoltà e hanno bisogno di armi migliori per precisione e gittata

La cronaca di questi giorni si concentra sulla situazione a Severodoneck, nella regione di Luhansk. L’avanzata russa procede lentamente, ma gli ucraini sono in difficoltà e hanno bisogno di armi migliori per precisione e gittata

Cento giorni fa la Russia ha invaso l’Ucraina e l’ha chiamata “operazione militare speciale” per “denazificare” il Paese. L’obiettivo, al di là delle falsità diffuse dalla propaganda del Cremlino, era conquistarne l’intero territorio attraverso la rapida presa di Kiev e il rovesciamento del Governo di Volodymyr Zelensky. Il piano però è fallito, per l’impreparazione militare della Russia e per le capacità di resistenza dell’Ucraina, armata dall’Occidente. Mosca, così, ha dovuto rivedere al ribasso le sue ambizioni, dando il via a una seconda fase della guerra geograficamente più ristretta: il campo di battaglia adesso è il Donbass, l’area dell’Ucraina orientale dove si trovano le autoproclamate (e filorusse) repubbliche separatiste di Doneck e Luhansk.

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