Interpellato dalla BBC, Vadym Prystaiko ha parlato di flessibilità sulla volontà del suo Paese a unirsi alla Nato se questo bloccasse una guerra. Ma in un’intervista successiva ritorna sui suoi passi…
Siamo flessibili rispetto al nostro ingresso nella Nato. No, è un impegno costituzionale partecipare al Patto atlantico. Nel giro di poche ore si è scatenata l’attenzione degli addetti ai lavori sulle parole dell’Ambasciatore a Londra dell’Ucraina Vadym Prystaiko, che in un’intervista rilasciata a BBC Radio 5 ha, in un primo momento, fatto intendere che il suo Paese sarebbe disposto a interrompere il processo di membership se questo fermasse la guerra.
Lo scontro tra Russia, Nato e Stati Uniti
L’allargamento all’Ucraina è il nodo centrale dello scontro tra la Russia e gli alleati Nato. Mosca ha ribadito in tutti i tavoli di discussione la propria contrarietà all’ingresso di Kiev nel Patto atlantico, che ha spinto Vladimir Putin allo schieramento di circa 100mila soldati della Federazione ai confini con l’Ucraina. L’importanza delle parole dell’Ambasciatore Prystaiko avrebbero, dunque, potuto sortire un effetto di detonazione della crisi.
Le domande di Stephen Nolan
“Potrebbe, la sua nazione, valutare uno stop all’ingresso nella Nato se questo fermasse la guerra?”, ha chiesto lo speaker radiofonico Stephen Nolan. “Potremmo”, ha risposto Vadym Prystaiko. L’Ambasciatore ha poi proseguito con un ragionamento sullo stato dell’arte nelle relazioni con Stati Uniti e Regno Unito. Nolan, conduttore della trasmissione, ha così offerto all’esponente diplomatico ucraino la possibilità di spiegarsi meglio rispetto alla sua affermazione, dall’evidente importanza.
“Quando le ho chiesto se la sua nazione contemplerebbe lo stop all’ingresso nella Nato se questo fermasse la guerra, lei ha risposto ‘Potremmo’. È quindi una possibilità?”, ha domandato lo speaker di BBC Radio 5. “Quello che intendo dire è che siamo flessibili, stiamo cercando la migliore soluzione. Potremmo valutare delle concessioni, questo è sicuro”, ha ribadito l’Ambasciatore. Talvolta, è proprio tra le pieghe delle dichiarazioni che si possono celare le risposte alla fine delle crisi. Soprattutto se vengono poi confermate. Ma questo non è il caso: la crisi ucraina sembra destinata a proseguire.
Il chiarimento alla BBC
Infatti, l’Ambasciatore Prystaiko ha successivamente rilasciato un’altra intervista alla BBC, stavolta sul canale televisivo, chiarendo il concetto espresso poche ore prima sull’emittente radiofonica. “L’Ucraina sta considerando di interrompere le proprie ambizioni di unirsi alla Nato?”, gli è stato chiesto dallo studio londinese della tv britannica. “No, non è in discussione. Io parlavo del nostro status rispetto alla Nato e di concessioni verso gli Alleati per poter partecipare al Patto atlantico. È scritto nella Costituzione che il nostro obiettivo è di far parte della Nato”.
La giornalista della BBC ha, poi, chiesto all’Ambasciatore se si sta valutando un rallentamento del percorso di avvicinamento verso la Nato. “No, non esistono rallentamenti delle nostre ambizioni a unirci al Patto atlantico — sottolinea l’esponente ucraino — ma è in atto un ragionamento che possa condurre alla nostra sopravvivenza. Non cambia il nostro impegno costituzionale a unirci alla Nato, la partecipazione al Patto atlantico dipende dalle tempistiche dell’organizzazione ad accoglierci”, ha chiuso Prystaiko.
Quanto avvenuto è esemplificativo della liquidità del momento e rischia di rappresentare una spaccatura all’interno delle forze anti-russe. Non sarebbe la prima volta, dato che il Primo Ministro Volodymyr Zelensky ha, nei giorni scorsi, chiesto le prove di un imminente invasione della Federazione, in diretta risposta alle indicazioni arrivate dal Dipartimento di Stato. Il caso dell’Ambasciatore rientra nell’alveo di un ragionamento tattico in corso tra le alte sfere governative, che prendono in considerazione anche l’ipotesi di una riformulazione dell’avvicinamento di Kiev verso la Nato, ovvero la principale garanzia alla propria sicurezza richiesta da Mosca.
Interpellato dalla BBC, Vadym Prystaiko ha parlato di flessibilità sulla volontà del suo Paese a unirsi alla Nato se questo bloccasse una guerra. Ma in un’intervista successiva ritorna sui suoi passi…