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Ucraina, la Russia non riesce a bloccare i trasferimenti di armi


Le armi che l’Occidente ha fornito all’Ucraina si sono finora rivelate fondamentali per la resistenza all’invasione russa. Ma perché Mosca non è riuscita a contrastare questi voluminosi trasferimenti dai Paesi confinanti, ad esempio dalla Polonia?

Le armi che l’Occidente ha fornito all’Ucraina – missili spalleggiabili, principalmente, come i Javelin – si sono finora rivelate fondamentali per la resistenza all’invasione russa. Potrebbero perdere la loro incisività, però, ora che la guerra sembra muovere verso una fase nuova e diversa: dopo le difficoltà incontrate nei pressi della capitale Kiev, la Russia sta riposizionando le proprie truppe per concentrarsi sulla conquista della regione del Donbass, nell’Ucraina orientale.

Le richieste di armi pesanti

Imparando dagli errori commessi (la linea di comando è stata rivista, per esempio) e trovandosi su un terreno forse più favorevole (sia per conformazione che per la presenza di postazioni filorusse: le autoproclamate repubbliche di Doneck e Luhansk), Mosca potrebbe combattere nel modo che preferisce, schierando carrarmati e artiglieria in campo aperto. In queste condizioni, la guerriglia ucraina potrebbe non essere efficace e lo squilibrio di forze con l’esercito russo finirebbe col farsi sentire.

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