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Ucraina, la Russia non riesce a bloccare i trasferimenti di armi


Le armi che l’Occidente ha fornito all’Ucraina si sono finora rivelate fondamentali per la resistenza all’invasione russa. Ma perché Mosca non è riuscita a contrastare questi voluminosi trasferimenti dai Paesi confinanti, ad esempio dalla Polonia?

Marco Dell'Aguzzo Marco Dell'Aguzzo
Giornalista, scrive per eastwest, Il Sole 24 Ore, il manifesto, Vanity Fair, Aspenia e Start Magazine. Si occupa di energia e di affari nordamericani.

Le armi che l’Occidente ha fornito all’Ucraina si sono finora rivelate fondamentali per la resistenza all’invasione russa. Ma perché Mosca non è riuscita a contrastare questi voluminosi trasferimenti dai Paesi confinanti, ad esempio dalla Polonia?

Le armi che l’Occidente ha fornito all’Ucraina – missili spalleggiabili, principalmente, come i Javelin – si sono finora rivelate fondamentali per la resistenza all’invasione russa. Potrebbero perdere la loro incisività, però, ora che la guerra sembra muovere verso una fase nuova e diversa: dopo le difficoltà incontrate nei pressi della capitale Kiev, la Russia sta riposizionando le proprie truppe per concentrarsi sulla conquista della regione del Donbass, nell’Ucraina orientale.

Le richieste di armi pesanti

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