Ue: caso Black Rock, libertà di stampa, Brexit

Oltre 400 società finanziarie lasciano il Regno Unito. L’Europa è il continente più sicuro per i giornalisti. Il caso Black Rock fa riflettere sull’introduzione di nuove regole sul conflitto d’interessi

Ue: conflitto d’interessi dopo il caso Black Rock

L’Unione europea sta valutando l’introduzione di nuove regole sul conflitto di interessi, dopo essere stata criticata per aver assunto Black Rock per una consulenza su come integrare requisiti ambientali, sociali e di buona amministrazione nelle norme bancarie europee. Diversi clienti della società d’investimento americana hanno interessi nel settore energetico e industriale e per questo la Mediatrice Ue Emily O’Reilly, incaricata di indagare sulla consulenza assegnata, ha criticato la scelta fatta dalla Commissione. Il Mediatore europeo indaga sulle denunce relative a casi di cattiva amministrazione da parte delle istituzioni o di altri organi dell’Ue, agendo di propria iniziativa o sulla base di denunce da parte di singoli. “I cittadini devono essere sicuri che i contratti che coinvolgono fondi Ue vengano assegnati solo dopo un forte processo di valutazione. Le regole attuali non sono sufficienti a fornire questa garanzia”, ha dichiarato O’Reilly.

Voto: 5 all’ossessione per il conflitto di interessi. La proliferazione delle norme in materia rischia di produrre effetti paradossali.

Brexit, fuga di imprese

Secondo un rapporto del think thank inglese New Financial, più di 400 imprese che operano nel settore bancario e finanziario del Regno Unito hanno trasferito nell’Unione europea la propria attività e un cospicuo numero di dipendenti. Tra queste ci sono 126 società di gestione patrimoniale, 81 banche e 65 assicuratori e questi numeri, con la fine della pandemia, potrebbero crescere ancora. Le banche britanniche hanno spostato in Europa oltre 900 miliardi di sterline di asset, circa il 10% dell’intero sistema bancario del Regno Unito. La città che ne ospita di più è Dublino, seguita da Parigi, Lussemburgo, Francoforte e Amsterdam. A gennaio la Borsa di Amsterdam ha superato Londra per il volume delle contrattazioni, impadronendosi di molte delle contrattazioni perse dal Regno Unito dopo la Brexit. Pur confermando che la City di Londra resterà il centro finanziario dominante in Europa, il think thank inglese evidenzia che la sua influenza sarà gradualmente intaccata.

Voto: 1 alla Brexit e ai tanti che sostenevano che non sarebbe cambiato nulla. Eastwest lo aveva previsto fin dal referendum.

L’Europa è il continente più sicuro per i giornalisti

L’Europa resta il continente più favorevole alla libertà di stampa. È quanto emerge dall’ultimo rapporto di Reporter Senza Frontiere (RSF), l’organizzazione non governativa e no-profit, consulente delle Nazioni Unite, che promuove e difende la libertà di informazione. Le tre nazioni più virtuose al mondo sono la Norvegia, la Finlandia e la Svezia, mentre fanalino di coda sono la Grecia, Malta, Ungheria e la Bulgaria. Si assiste però anche nell’Unione a un generale peggioramento delle condizioni di sicurezza dei giornalisti. RSF critica la lentezza dei “meccanismi per la protezione delle libertà fondamentali messi in atto dall’Ue” nel “contrastare la morsa del regime di Viktor Orbán sui media” o “rallentare le misure liberticide in alcuni altri Paesi dell’Europa centrale”, inoltre le aggressioni e le querele contro i giornalisti sono quasi raddoppiate in Germania, Francia, Italia, Polonia, Grecia, Serbia e Bulgaria.

Voto: 9 all’Unione europea. La libertà di stampa è una garanzia fondamentale per noi cittadini. Attenzione a quei Paesi che si allontanano dai valori fondanti della nostra convivenza.

Questo articolo è pubblicato anche sul numero di maggio/giugno di eastwest.

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