Il magico mondo dell’arte internazionale viene proiettato, ancora una volta, nelle terre della cultura del medioriente: Abu Dhabi Art Fair.
La futura culla del “Louvre Abu Dhabi” ha infatti ospitato quest’anno la prestigiosa fiera dell’arte moderna e contemporanea, che, per la sesta edizione, è tornata nella capitale degli Emirati Arabi Uniti; precisamente nell’ormai noto distretto culturale dell’isola di Saadiyat.
A partire da mercoledì 5 novembre 2014, fino al successivo sabato 8, l’intenso programma fieristico interattivo si è prefissato di riunire in un’unica piattaforma tutti i riferimenti delle migliori gallerie del mondo, artisti internazionali, icone culturali, studiosi e collezionisti provenienti dai più lontani Paesi, impegnandosi ad offrire un’esperienza multidisciplinare universale, comprensiva di conferenze ed eventi sensoriali, di modernità e tradizioni.
Al fine di celebrare le diversità culturali di anno in anno i programmi collaterali si intensificano, le attività rivolte ad un pubblico sempre più sfaccettato e variegato si moltiplicano. Impreziosito da una carrellata di personaggi di primo piano che hanno animato l’emozionante serie di incontri, a seguito di una mirata selezione, l’evento si è proposto di accogliere decine e decine di espositori, determinati a mostrare altrettante opere ad un attento ed esigente pubblico, multietnico e di ogni età.
Il fitto programma di attività e conferenze ha dato rilievo ai consolidati britannici Martin Creed -artista e musicista-e Richard Long -scultore e fotografo-, alla canadese Angela Bulloch, al fotografo marocchino Hassan Hajjaj, alla visual artist iraniana ShirazehHoushiary ed all’algerino Rachid Koraichi, tutti al fianco del celebre architetto francese Jean Nouvel e del brasiliano contemporary visual artist Ernesto Neto.
Le tante e prodigiose performance di creatori di fama mondiale come la cantante e poetessa statunitense Patti Smith, l’inglese Tim Etchells artistic director di Forced Entertainment, il sudafricano William Kentridge ed il compositore Phillip Miller hanno regalato all’evento suggestione ed emozione, mentre il concettualista indiano Subodh Gupta, il pittore francese Francois Morellet ed il talento locale emiratino, oggi sempre più quotato grazie alla sua convincente partecipazione alla scorsa Biennale di Venezia, Mohammed Kazem hanno immortalato gli sguardi rendendo il mondo dell’arte ancora più prestigioso e sognante.
Intrigante la presenza in mostra di Mohammed Ahmed Ibrahim ed Ebtisam Abdulaziz: due fra i più significativi esponenti della ricerca artistica contemporanea negli Emirati i quali hanno mostrato particolare attenzione al recupero e ripristino alla modernità di elementi tradizionali, unendo passato e futuro, tradizione ed innovazione; accanto a loro, Tarek Al-Ghoussein: artista e fotografo di origini palestinesi, vissuto nel Kuwait ed orgogliosamente adottato dagli EAU.
Infine, presente per la seconda volta alla Abu Dhabi Art Fair, l’italiana Art Net Worth, la cui partecipazione è stata impreziosita dalla creazione di un sistema di gestione dei contenuti (CMS) in grado di caricare tutte le informazioni relative alle opere esposte, contribuendo automaticamente alla realizzazione del Collectors Preview Book (catalogo consegnato ai collezionisti partecipanti) e delle didascalie digitali fruibili direttamente dal visitatore, il quale scansionandone il codice ha potuto accedere ai contenuti dell’opera che, in tempo reale, stava osservando.
Una forma di arte a 360 gradi dunque quella presentata all’evento mondiale Abu Dhabi Art Fair 2014, dove luci e suoni, immagini e sculture, visioni e sensazioni, introspezioni ed evoluzioni, hanno potuto interagire tra loro, fondendosi simultaneamente ed avanzando ancora una volta verso un futuro globale ed armonico, con radici ben salde ciascuno nelle proprie origini.
La futura culla del “Louvre Abu Dhabi” ha infatti ospitato quest’anno la prestigiosa fiera dell’arte moderna e contemporanea, che, per la sesta edizione, è tornata nella capitale degli Emirati Arabi Uniti; precisamente nell’ormai noto distretto culturale dell’isola di Saadiyat.