L’amministrazione Biden è molto preoccupata per gli investimenti della Cina in Israele. Pechino sta sfruttando errori come l’Afghanistan e l’Iraq per aumentare la sua influenza in Medio Oriente
È la Cina uno dei nodi da sciogliere tra Stati Uniti e Israele. Oggi il premier israeliano, Naftali Bennett, è per la prima volta a Washington per una serie di colloqui che verteranno su vari temi, incontrando il vertice dell’amministrazione Biden, Presidente compreso. Tra questi sicuramente la preoccupazione americana per gli investimenti cinesi in Israele.
Secondo un articolo pubblicato dal media online americano Axios, durante la sua visita la scorsa settimana in Israele, il capo dell’intelligence statunitense, Bill Burns, avrebbe espresso le serie preoccupazioni dell’amministrazione di Washington per la presenza cinese nel Paese della stella di Davide. La presenza cinese appare infatti sempre maggiore e si basa su diversi progetti, tra i quali la costruzione della linea ferrata leggere di Tel Aviv. I cinesi inoltre hanno interessi nel porto di Haifa. A quanto sembra, Biden è allarmato dal fatto che gli investimenti della Cina in Israele abbiano superato i 19 miliardi di dollari negli ultimi 18 anni, inclusi 9 miliardi di dollari in tecnologia, mentre il commercio bilaterale ha raggiunto i 17,5 miliardi di dollari l’anno scorso.
Cosa si diranno Biden e Bennett
È pertanto del tutto plausibile che Biden spingerà Bennett ad abbandonare la cooperazione di Israele con la Cina, in particolare nella sfera dell’hi-tech. Dal canto suo, Bennett farà pressione su Biden affinché abbandoni i negoziati sull’accordo nucleare iraniano. Anche se certo non mancheranno discussioni sul futuro dei Territori palestinesi e in generale sulla questione israelo-palestinese, su cui peraltro i due non saranno d’accordo, sono molti gli analisti che sottolineano come al momento l’amministrazione Biden sia concentrata in primis sulla sua più grande sfida strategica, la Cina, che ha sfruttato gli errori degli Stati Uniti come l’Afghanistan e l’Iraq e ha ampliato la sua influenza in Medio Oriente.
Biden dirà a Bennett che, in quanto principale beneficiario della ricerca e dello sviluppo avanzati degli Stati Uniti e della generosità degli aiuti esteri degli Stati Uniti, Israele è strettamente vincolato dai suoi accordi con gli States e deve quindi “cessare e desistere”, o affrontarne le conseguenze. Israele ha in gran parte ignorato tali avvertimenti delle precedenti amministrazioni statunitensi, ma Biden potrebbe decidere di non lasciar più correre. Bennett è partito, sembra, con le migliori intenzioni. “Joe Biden è un vero amico di Israele. C’è un nuovo Governo in Israele e una nuova amministrazione negli Stati Uniti, e sto portando con me un nuovo spirito di cooperazione”, ha detto il premier prima di partire da Tel Aviv.
Le preoccupazioni israeliane
Il tema dei rapporti Israele e Cina comunque non è nuovo. Preoccupazioni simili erano state già fonte di frizione tra il Governo di Benjamin Netanyahu e quello di Donald Trump, nonostante la forte vicinanza tra i due. Proprio per venire incontro alle preoccupazioni americane, l’amministrazione Netanyahu bloccò un investimento cinese in una centrale energetica Secondo una fonte anonima israeliana raccolta da Axios, gli israeliani avrebbero risposto alle preoccupazioni del capo della Cia che loro condividono parte di questi timori e che avrebbero voluto aziende americane interessate a questi progetti e investimenti, ma nessuno di questi si è presentato.
Le preoccupazioni israeliane risiedono soprattutto nel fatto che gli israeliani avrebbero scoperto che un attacco informatico portato avanti due anni fa contro proprie aziende sarebbe partito proprio dalla Cina. In una audizione al Senato americano la settimana scorsa, funzionari del dipartimento di Stato e del Pentagono hanno confermato che l’amministrazione Biden ha messo in guardia i partner mediorientali sulle intenzioni e gli interessi cinesi nell’area, cosa che può creare non solo problemi di sicurezza e di stabilità regionale, ma anche di sovranità e di relazioni di sicurezza con gli Usa.
L’amministrazione Biden è molto preoccupata per gli investimenti della Cina in Israele. Pechino sta sfruttando errori come l’Afghanistan e l’Iraq per aumentare la sua influenza in Medio Oriente